2009

Trapattoni a tutto campo, da Mourinho al Papa passando per Cassano

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Ma quale pensione… “Voglio allenare fino ad 80 anni, sto meglio di prima” tuona sulla Gazzetta dello Sport un sempre arzillo Giovanni Trapattoni. Il tecnico dell’Eire parla a tutto campo, a cominciare da Mourinho, che l’ha cercato durante la convalescenza dopo l’ultima operazione: “Sapete cosa ci unisce? La capacità  di convincere i campioni a sacrificarsi per vincere. Io ho “cambiato” il modo di pensare di Platini, lui è riuscito a trasformare Eto’o in un attaccante-terzino. Mourinho mi piace. Trasmette emozioni. à? uno vero. Sono sicuro che dopo la tripletta con l’Inter riuscirà  ad ottenere grandi risultati anche col Real. Ma vogliamo parlare della Russia? Arshavin? à? un altro Cassano. Una seconda punta di grande qualità . Dovremo “ingabbiarlo”. A proposito, lo avevo detto al mio amico Cesare che doveva fidarsi di Antonio. Cassano è cresciuto. Non è più il ribelle di un tempo, ora è pronto ad assumersi responsabilità . L’Irlanda? Rispetto al passato siamo diventati più concreti. Meno violino, più grinta. Prendete Brasile e Argentina, in Sudafrica erano le due nazionali più forti ma sono tornate subito a casa. Sapete perchè?
Perchè non basta avere piedi magici per vincere un mondiale. Dribbling, tunnel, colpi di tacco fanno spettacolo.Ma è altrettanto importante correre e
lottare per strappare il pallone agli avversari”. E poi un messaggio al Papa: “Appena mi licenziano mi metto a disposizione della squadra del Vaticano. Nel frattempo mi considero il primo tifoso”.

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