2015
Tra entusiasmo e realtà
Il punto di Marica Giannini per calcionews24.com
«Voglio una vita spericolata, voglio una vita come quella dei miei film». Cosi canta sul palco dell’Ariston il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ospite del Festival di Sanremo 2015. E sì, la vuole proprio così la sua vita. Fatta di pensieri incoscienti come quelli che lui stesso ammette quando parla del sogno Champions. La vuole fatta di tante “mattate”, come correre sotto la curva del Ferraris o guardare la partita in tribuna nascondendosi sotto la sciarpa della Samp. La vuole divisa in due tra cinema e calcio. Tra l’amore per la Samp e quello radicato per la Roma. La stessa Roma alla quale aveva dichiarato, prima di affrontarla all’Olimpico: «Roma ti batto». E lo ha fatto.
ANTICOFORMISMO DI RIGORE – Ferrero non è entrato in punta di piedi nel mondo del calcio ma, con personalità, si è imposto da subito. A modo suo. In Liguria, sponda Sampdoria, la società è passata dalla famiglia Mantovani e Garrone al mondo Ferrero. Difficile da immaginarselo qualche tempo fa. Difficile da far digerire ai tifosi blucerchiati, abituati ad uno stile diverso al comando della loro squadra e distanti quindi dall’ideale attuale di presidente. Eppure quell’uomo, venuto dal patinato mondo del cinema e dello spettacolo, ha conquistato il cuore dei tifosi. Almeno per ora. Ferrero da subito ha ammesso le sue deficienze in materia calcio, ma si avvale, ogni giorno, del suo entusiasmo per trascinare la squadra in alto. Sempre più su in classifica. La bravura di mister Mihajlovic e la forza di un gruppo come quello della Samp stanno regalando grandi soddisfazioni alla piazza blucerchiata. Se da un lato c’è l’anticonformismo della presidenza targata Ferrero dall’altro c’è il rigore in campo dì un gruppo che sogna in grande.
ER VIPERETTA TRA GLI ALTRI – Un uomo che non si prende troppo sul serio approda in un mondo, quello del calcio, dove lo stile, la professionalità e l’esperienza settoriale sono la base per conquistarsi il rispetto dei tanti. Eppure Massimo Ferrero di stile ne possiede. Poco borghese e sopra le righe. Con un modo tutto suo di vivere la nuova vita da presidente di calcio. Inconfondibile nella nostra serie A e non solo. La sua professionalità e l’esperienza sono saldamente consolidate nel mondo dal quale arriva, quello del cinema. Nonostante le sue carenze nella conoscenza del calcio, Ferrero ha voluto essere da subito uno di loro. Loro, i presidenti della Serie A. Dagli Agnelli ai Della Valle passando, per i nuovi “numeri uno” stranieri del calcio come James Pallotta ed Eric Thohir. Signori di stile ed eleganza i primi, uomini d’affari ed ottimi business-men i secondi. Da Berlusconi a Zamparini, da De Laurentiis a Claudio Lotito. Ognuno con il proprio peso specifico nel massimo campionato. Chi avrebbe mai creduto che potesse esserci spazio per “Er Viperetta” in una lista di presidenti così autorevoli? Che potesse esserci spazio per un presidente dal profilo bizzarro come quello di Ferrero? Forse nessuno, o in pochi a poterlo immaginare.
MILLE DI QUESTO FERRERO – Ma a volte una risata, in un Paese come il nostro, dove ad affliggerci sono soprattutto gli enormi problemi economici, è un ottimo antidolorifico per un sistema che spesso degenera. Ed il presidente della Samp pare lo abbia capito. Mille di questi Ferrero e mai più situazioni disastrose come quelle ultime del Parma. Intanto, in tema presidenze, arrivano novità anche in Serie B. Sulla falsariga del numero uno blucerchiato, in casa Varese approda il professor Pierpaolo Cassarà. Tenetelo d’occhio!