Editoriale
Totti e Ilary si separano, il calcio italiano ammaina anche la bandiera dell’amore
La fine del matrimonio tra Francesco Totti e Ilary Blasi conclude un’epoca: il cliché calciatore-velina perde la sua indiscutibile bandiera
Non è stato propriamente un fulmine a ciel sereno, ma l’addio tra Francesco Totti e Ilary Blasi ha senza dubbio scosso il sentimento popolare. La Royal Family del calcio italiano non esiste più, storico e imponente avamposto del cliché calciatore-velina che ha contraddistinto il nuovo millennio.
Un doppio comunicato (non congiunto, però, come si vociferava nelle ultime ore) per annunciare ciò che i bene informati del gossip prefiguravano da qualche mese. E dire che i primi spifferi erano stati frettolosamente smentiti a suon di critiche (un grande classico) ai giornalisti e fantasiose ipotesi di complotto.
Vent’anni di relazione cancellati in poche, sintetiche righe per quel che è stato l’idillio più mediatico del secolo. Dalla leggenda sull’amore a prima vista del capitano giallorosso alla maglietta “6 UNICA” che fece la storia di un derby della Capitale. Fino al matrimonio da favola nel 2005, coperto in diretta dalle immagini televisive di Sky.
E poi i tre splendidi figli, sintesi estrema e meravigliosa di un rapporto che tutti quanti, bene o male, abbiamo invidiato. Per la simpatia e la sintonia di una coppia che pareva indissolubile o per la forza con cui Ilary seppe spronare il marito ai tempi delle incomprensioni con Spalletti. O per quell’indimenticabile abbraccio nel giorno dell’addio alla Roma e al calcio di un Francesco in lacrime come mai nella vita.
Una storia sempre e comunque da prima pagina. Il calcio italiano, nella sua infinita spirale di crisi, ammaina un’altra bandiera: già, non possiamo nemmeno più aggrapparci all’amore.