2015

Totti: «Amore, passione, gioia: la Roma è tutto per me»

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Il capitano giallorosso: «Futuro? Ancora non ci penso»

«Quando ho esordito a Brescia ero giovane, direi un bambino. Non capivo realmente che cosa volesse dire essere un giocatore professionista. Ora ho un’altra esperienza, un altro tipo di vita e un’altra mentalità. Ma posso dire che adesso è ancora più difficile rispetto ad allora». A trentotto anni suonati, Francesco Totti, capitano e simbolo della Roma, continua a stupire. Colpi di classe, gol e un rendimento a dir poco sorprendente: non è un caso se ieri, Carlo Ancelotti, lo ha definito un giocatore «da pallone d’oro».

È TUTTO – Per un campione senza rimpianti («Ad un Francesco Totti 18enne direi… di fare le stesse cose che ha fatto Francesco Totti»), la Roma è qualcosa di più di un semplice club: «A livello personale rappresenta tutto quello che può desiderare una persona: passione, amore, gioia».

NON CI PENSO – Guai, però, a pensare al futuro: «Non ho ancora pensato a trovarmi un altro lavoro. Ancora – ha spiegato Totti ai microfoni di ‘Uefa.com’ –  mi diverto, ancora ho passione, ho la possibilità di fare bene. Quando vedrò il momento in cui non ce la farò più, penserò a quello che dovrò fare. In questa squadra, ho un doppio ruolo, da capitano interno e capitano esterno. Il primo è quello più importante, bisogna essere sempre a disposizione della squadra, del mister e della società, di tutti. Il capitano esterno deve essere a 360° disponibile con la gente e comportarsi sempre nel migliore dei modi».

EUROPA MIA – Il prossimo step, adesso, si chiama Europa: «La Roma deve fare sempre belle figure, anche in campo europeo. Ricordi indimenticabili? Il successo al Santiago Bernabéu, quando affronti queste squadre che sulla carta sono più forti di te e riesci a giocartela alla pari. O la vittoria sul campo del Lione, che non perdeva non so da quanti anni in casa in UEFA Champions League. In negativo, invece, il traccolo a Manchester: nessuno si sarebbe mai aspettato un risultato di quel tipo. Poi era andata e ritorno, noi all’andata avevamo vinto in casa 2-1 e potevamo fare molti più gol».

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