2019

Toro, il gelo tra Cairo e Petrachi si fa siberiano, l’addio sembra scontato

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Ieri il Toro al completo ha celebrato l’addio al calcio di Emiliano Moretti, ma a far rumore è stata l’assenza del ds granata Petrachi

Ieri a salutare Emiliano Moretti allo stadio Grande Torino, dove il difensore ha annunciato il proprio addio al calcio giocato, c’era tutto il Toro. Quasi tutto a esser precisi, a partire dal presidente Cairo, gran cerimoniere, per passare dal mister Mazzarri all’intera squadra, senza dimenticare i dirigenti. A spiccare infatti era l’unica assenza, quella del direttore sportivo Gianluca Petrachi, l’uomo che sei anni fa ha creduto in Moretti, portandolo in granata. I rapporti tra il presidente Cairo e il ds sono infatti ai minimi storici, poiché Petrachi, corteggiato dalla Roma per sostituire Monchi, si è promesso ai giallorossi per la prossima stagione, pur vantando ancora un anno di contratto con la società granata.

Al termine del cerimoniale in onore di Moretti, Cairo ha risposto a domande sull’argomento: «L’assenza di Petrachi? Dovreste chiederlo a lui. Non posso sapere cosa farà in futuro, e poi sul tema mi sono già espresso. Se dovesse dare le dimissioni non so se le accetterei». Parole che testimoniano come il gelo tra il presidente Cairo e Petrachi si sia ormai fatto siberiano, e che il passaggio alla Roma del ds sia ormai solo questione di tempo. Il numero uno granata è però molto infastidito dal comportamento del suo dirigente, da cui, dopo dieci anni di lavoro molto proficuo, si è sentito tradito. Per questo Cairo farà sudare non poco Petrachi e la Roma per celebrare il proprio matrimonio, in virtù del contratto ancora in essere con il ds. A sbloccare la situazione potrebbe essere un indennizzo proveniente dalla capitale, che potrebbe essere un giocatore del settore giovanile piuttosto che della prima squadra. Altrimenti l’affare rischia di saltare o addirittura andare per carte bollate.

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