2018
Toro-Fiorentina è anche battaglia sul VAR: la più penalizzata vs la più “aiutata”
Toro-Fiorentina una sfida che racchiude anche due squadre con che hanno avuto un rapporto diametralmente opposto al VAR
L’anticipo di sabato sera tra Toro e Fiorentina metterà di fronte due squadre separate da appena un punto in classifica. Tutte e due le formazioni sperano di poter rientrare nella corsa all’Europa con una bella vittoria. Oltre che dallo stesso obiettivo stagionale, Toro e Fiorentina sono accumunate anche dal controverso rapporto con il VAR che ha penalizzato una e “favorito” l’altra nelle prime nove giornate. In particolar modo i granata si sentono in oltremodo penalizzati dalla tecnologia e non hanno nascosto il loro disappunto durante la stagione. Alla prima di campionato di questa stagione si verifica un episodio dubbio. Belotti in tenta il tiro, Olsen respinge: Falque arriva in netto vantaggio pronto a ribadire in rete, ma Fazio lo sbilancia. Nonostante le grandi proteste dello spagnolo, Di Bello nega subito il rigore al Torino.
Alla terza giornata di campionato contro la Spal, Schiattarella colpisce Belotti con una manata sul volto a gioco fermo. Pasqua si rende conto dell’accaduto ed estrae immediatamente il giallo, senza andare però a consultare il VAR per valutare se ci fossero gli estremi per un cartellino rosso. L’ultimo episodio è avvenuto nella gara giocata dai granata contro l’ Udinese. All’11’ del primo tempo Berenguer, servito da Iago Falque, porta in vantaggio i granata con un colpo di testa che scavalca Scuffet. L’assistente alza la bandierina segnalando una posizione di fuorigioco inesistente, scatenando le veementi proteste granate a fine partita.
Il caso Fiorentina
Tutt’altro rapporto quello dei viola con il VAR. L’episodio-svolta della stagione della Fiorentina è stato quello di San Siro durante Inter-Fiorentina, in cui ai nerazzurri è stato assegnato un rigore per fallo di mano di Vitor Hugo. Rigore giusto, che non ha evitato le vibranti proteste di Pioli e Antognoni nel post-partita: recriminazioni che evidentemente sono state ascoltate ai piani alti della Lega. Nel match successivo contro l’Atalanta è stato concesso un rigore assolutamente inesistente su Chiesa, che ha alzato un polverone di polemiche sull’astro nascente del caso italiano. Il VAR non è intervenuto a correggere la decisione arbitrale e si fa fatica nel comprendere il motivo. È intervenuto invece domenica nel match contro il Cagliari, per un leggero contatto in area, sempre con Chiesa protagonista.
Non resta che augurare buona fortuna alla squadra arbitrale chiamata a dirigere la partita, ossia Fabbri, con guardalinee Carbone – Valeriani e quarto uomo Nasca. Compito fondamentale sarà quello di Guida al Var con Paganessi Avar.