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Toro, per l’Europa serve di più: Mazzarri obbligato a provarci

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Il Toro spreca malamente l’occasione per svoltare in classifica e candidarsi prepotentemente alla corsa in Europa League

Giocare al “Paolo Mazza” non è facile per nessuno. Figurarsi in inferiorità numerica per più di mezz’ora. Se il Toro vuole guardare il bicchiere mezzo pieno, quindi, può sorridere per il punto strappato contro la Spal ma, facendo un’analisi di più ampio respiro, le cose sono diverse. Classifica alla mano il Toro dista un punto dal sesto posto (con la possibilità, tuttavia, di ritrovarsi a -4 in caso di vittorie di Atalanta e Lazio) ed è iscritta a pieno merito alla corsa all’Europa, ma non può star tranquilla. I fatti dicono anche che 7 partite vinte su 22 sono poche per chi punta all’Europa. In più c’è il problema pareggi. Puntuali ogni volta che i granata sono chiamati a svoltare e allungare sulle dirette concorrenti. Ben 10 segni X figurano nella stagione del Toro che ne limitano la corsa e le ambizioni europee.

A Mazzarri è affidato il compito di risolvere il problema. La sempre caldissima piazza granata desidera fortemente di tornare in Europa e non ammetterebbe un altro buco nell’acqua, l’ennesimo, della gestione Cairo. La rosa ha le potenzialità per arrivare tra le prime sette della classe ma bisogna risolvere qualche problema. In primis l’attacco. Sette gol per Belotti e uno per Zaza sono troppo, troppo pochi. La coppia d’attacco che avrebbe dovuto far volare il Toro non sta mantenendo le aspettative e le prestazioni della squadra ne risentono. In più manca la voglia di buttare il cuore oltre l’ostacolo, lo scatto mentale che appartiene solo alle grandi squadre e che viene richiesto agli uomini più rappresentativi di questa rosa come Sirigu, Belotti o Iago Falque. L’Europa è alla portata, tocca al Toro e a Mazzarri entrarci.

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