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Toro, si avvicina il 4 maggio: 70 anni dalla tragedia di Superga, ma la Basilica resterà chiusa!

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Toro, cominciato il countdown verso il 4 maggio: quest’anno ricorre l’anniversario per i 70 anni dalla tragedia di Superga, ma la Basilica resterà chiusa!

Mancano ormai meno di tre mesi al 4 maggio, la data in casa granata se ce n’è una. La data – come ben sa il popolo del Toro, ma anche ogni appassionato di calcio in generale – in cui cade la ricorrenza della tragedia di Superga. Un anniversario sempre molto sentito, che richiama puntualmente al Colle diverse migliaia di tifosi. Quest’anno a maggior ragione, a 70 anni esatti da quel maledetto pomeriggio del 1949 che si portò via il Grande Torino. Contribuendo, paradossalmente, a renderlo di fatto immortale.

Un countdown che ogni anno contagia l’intero popolo granata, un countdown che però quest’anno deve fare i conti con un intoppo. Nemmeno poi così di poco conto. Perché la Basilica di Superga – da tradizione teatro della messa pomeridiana che precede il toccante ricordo delle 31 vittime del disastro aereo davanti alla lapide nel piazzale – è al momento chiusa per un’importante serie di lavori di restauro. E difficilmente verrà rispettata la data di ultimazione del progetto, inizialmente prevista per il 27 aprile. Anzi…

Superga, la Basilica non sarà agibile: la messa nel piazzale o al Filadelfia?

I lavori, infatti, dovrebbero protrarsi almeno fino alla fine del mese di maggio, rendendo sostanzialmente inagibile la chiesa nella giornata dedicata al ricordo di quella irripetibile squadra capitanata da Valentino Mazzola. Per questo motivo sono al vaglio soluzioni alternative per il 4 maggio, di comune accordo tra amministrazione cittadina e club granata. E naturalmente forze preposte al rispetto dell’ordine pubblico, argomento sempre delicato quando si parla di eventi che radunano diverse migliaia di persone.

La prima e più probabile ipotesi vorrebbe la celebrazione della tradizionale messa nel piazzale antistante la Basilica anziché all’interno, dove sono e saranno presenti i ponteggi per l’ultimazione dei lavori di restauro lungo l’intera navata centrale. Una soluzione che permetterebbe comunque lo svolgimento del consueto iter, con i riflettori che dopo la funzione si sposterebbero nella zona della lapide celebrativa. Un passaggio invece impossibile se la giornata venisse interamente organizzata al Filadelfia, luogo allo stesso modo sacro per il popolo granata ma che imporrebbe un anniversario soltanto “a metà”. Idea ben poco suggestiva, proprio in occasione dei 70 anni dalla tragedia.

@DanieleGalosso

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