TORINO VENTURA CHIEVO – Giampiero Ventura può continuare a festeggiare, perchè il suo Torino non si ferma più e oggi ha ottenuto una larga e meritata vittoria contro il Chievo, tra le mura amiche. Il tecnico della formazione granata, intervistato a fine gara dai colleghi di Sky Sport, ha fatto capire quanto è importante per i suoi ragazzi fare bene in queste partite casalinghe, in modo da costruire una classifica che, di domenica in domenica, per il suo Torino diventa sempre più interessante.

GIOCHIAMO BENE – «Dove vogliamo arrivare lo dirà il campo – ha esordito Ventura – , questo è un anno importante per noi perchè ci serve per consolidare quanto fatto nei due anni precedenti. In due anni siamo saliti, ci siamo organizzati e ora stiamo provando a consolidarci. Non ci interessa la classifica, ma le fondamenta che stiamo buttando per la società e per la città di Torino. Ho un gruppo straordinario per le qualità e la disponibilità dei ragazzi che vogliono mettersi in discussione. Nel primo tempo abbiamo avuto delle difficoltà, il Chievo ha giocato con un modulo inatteso e quindi siamo rimasti sorpresi. Nella ripresa avevamo colmato il gap tattico e abbiamo vinto meritatamente, contro una squadra in salute».

L’ESULTANZA – Ventura ha parlato anche dell’esultanza rabbiosa dopo il gol di Cerci: «Questo gruppo ha sempre meno gratificazioni di quanto merita, e vorrei che venisse gratificato. Chiedo sempre il 101% a questi ragazzi e loro vanno compresi se sbagliano un singolo passaggio. Abbiamo fatto tanto in questi anni, abbiamo esportato l’immagine di una squadra che gioca a calcio, abbiamo migliorato anche la nostra immagine, non si può avere tutto. Abbiamo 25 punti che sono sempre pochi per quanto abbiamo espresso, ed è un’ulteriore conferma della forza del gruppo.»

GRANDE ORGOGLIO – Ventura parla anche del fatto che il suo Torino, fino a prova contraria, gioca un grande calcio: «Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo. Anche oggi mancavano giocatori importanti ma abbiamo comunque proposto gioco in maniera importante. Non è importante quello che raccogliamo ora, noi stiamo seminando per raccogliere in futuro. I gol di Immobile? I gol sono frutti di disponibilità e di voglia di giocare di squadra, anche contro l’Udinese abbiamo segnato con tanti giocatori e assist-men diversi. Ciro ha un pregio assoluto, gli piace giocare a calcio, che per un ragazzo giovane come lui è l’elemento più importante.»