2016

Torino, Peres: «Ho detto di no all’Italia»

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Mercato: il brasiliano piace in Premier, nodo permesso di lavoro

Bruno Peres e l’Italia, una storia destinata a non sbocciare: l’esterno del Torino, al centro delle voci di calciomercato negli ultimi giorni, ha parlato proprio nelle ultime ore in Brasile di argomenti che vertevano più che altro sul suo futuro in ottica nazionale. C’è stato spazio anche per una vera e propria ammissione: Peres, che ha il passaporto italiano, poteva diventare cittadino del nostro Paese e, di conseguenza, venire naturalizzato per la nazionale italiana, ma ha preferito dire di no. «Mi hanno proposto di essere naturalizzato per l’Italia, ma io ho preferito dire di no – le parole del giocatore – . Ho ricevuto una proposta per diventare cittadino italiano e diventare un calciatore azzurro, ma alla fine ho detto di no per continuare a cercare la maglia verdeoro». Con la nazionale brasiliana però al momento l’esterno granata non ha totalizzato nemmeno una presenza e non è stato convocato nemmeno per la nazionale olimpica. 

MERCATO TORINO: INGLESI SU PERES, NODO PERMESSO DI LAVORO – È di ieri la notizia del possibile interessamento del Watford per il brasiliano: per lui offerta da 14 milioni di euro ma, secondo le ultime, il Torino potrebbe respingerla in attesa di un rilancio, magari da parte di un club italiano (si vocifera della Roma). Rumors anche su possibili interessamenti di altri club di Premier League per Peres nelle ultimissime ore, ma di fatto la situazione dei granata resta quella di attesa. Al momento la quotazione del giocatore resta di circa una ventina di milioni di euro o poco meno, come sentenziato qualche mese fa anche dal presidente del Torino Urbano Cairo. Resta il nodo legato al permesso di lavoro di Peres in Inghilterra: il brasiliano dovrebbe aver giocato almeno il 30% delle partite con la sua selezione per ottenerlo, ma è possibile che ottenga una deroga in virtù di una speciale regolamentazione sull’argomento. 

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