2014
Torino, Sonetti: «Due derby di fila con il ‘Toro’: che ricordi!»
TORINO SONETTI SERIE A DERBY – L’ultimo a vincere un derby da allenatore del Torino. Nedo Sonetti, però, quell’anno raddoppiò, vincendone addirittura due, sia andata che ritorno: «Fu qualcosa di eccezionale, anche in virtù della squadra che avevamo di fronte: quella Juventus vinse il campionato a fine stagione e poi, l’anno successo, la Champions League».
ANNO BUONO – «Questo è l’anno buono per vincere il derby: Ventura ha sistemato bene la squadra, creando un gruppo solido, che gioca bene e ha ottime individualità, vedi Cerci, Immobile ma anche El Kaddouri. Quest’ultimo lo feci esordire a Brescia: era giovane ma già si allenava con la prima squadra. Aveva soltanto bisogno di maturare e i fatti mi stanno dando ragione. Sono felice anche per Ventura, l’emblema del valore di noi «anzianotti»: anni fa la Serie A era l’Università del calcio, ora si vedono trent’enni a malapena usciti dal settore giovanile…».
EUROPA – «La ricetta per battere la Juventus è semplice: niente paura e presunzione, ma tanta – tantissima – intensità. Immobile lo paragonerei a Rizzitelli, Cerci – anche se in un ruolo diverso – al mio Pelè. Bisognerà fare attenzione a Pirlo, uno dei tre centrocampisti più forti d’Europa insieme a Xavi e Iniesta. Sono tanto tifoso del Toro, spero in un successo ma pronostici non ne faccio. Un successo che serva da stimolo per l’Europa: si può fare…».