Serie A

Buon compleanno a… Perr Schuurs

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Oggi è il compleanno di Perr Schuurs, difensore centrale del Torino, ora alle prese con un brutto infortunio

Oggi Perr Schuurs compie 24 anni. Li trascorre forzatamente in Olanda, ad Amsterdam, dove è costretto ai box dopo la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo porterà verosimilmente a saltare l’intera stagione. Un grave danno per la sua crescita, che lo aveva visto in questo inizio di 2023-24 andare anche a segno a San Siro per la prima volta in Serie A. Una circostanza non particolarmente rimarchevole, un po’ per la netta sconfitta patita dal suo Torino con il Milan in quella serata e molto perché in realtà il suo mestiere è impedire che siano gli altri a fare gol. Cosa che gli riesce piuttosto bene: non c’è chi non abbia sottolineato la bontà dell’operazione fatta due estati fa, a partire dal presidente del club Urbano Cairo, che ha espresso a La Gazzetta dello Sport la riconoscenza per chi quella mossa di mercato l’ha organizzata: «È stata una grande intuizione di Vagnati che lo ha convinto a venire al Toro». E chissà quanto lo rimpiangono all’Ajax, dove lui ha vinto tanto e da quando se n’è andato il club non ha più conquistato nulla.

L’infortunio, com’è noto, è avvenuto poco più di un mese fa in Torino-Inter. Che fosse particolarmente grave è apparso chiaro da subito, sottolineato dalle lacrime del giocatore. Lo ha raccontato il compagno Raoul Bellanova e nelle sue parole c’è anche uno degli attestati più forti dell’importanza di Perr all’interno del gruppo granata: «E’ stato brutto viverlo dal campo, ero di fianco a lui e ho capito subito che si trattava di qualcosa di grave, urlava e piangeva. Il ginocchio è l’incubo dei calciatori, ti porta a stare fuori per mesi. Ma è carico e sorridente, è la cosa più importante affrontarla con il sorriso. Gli siamo vicino, gli abbiamo scritto tutti: è un campione, ma fuori dal campo è una persona bellissima. Può contare su di me e su tutta la squadra».

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Il 27 ottobre Schuurs è andato sotto i ferri. Stefano Zaffagnini, il chirurgo che lo ha operato, ha parlato a Tuttosport e anche lui non ha potuto fare a meno di sottolineare la serenità dell’olandese, oltre a puntualizzare la necessità di rispettare i giusti tempi di recupero: «L’ intervento è perfettamente riuscito, nei modi e nei tempi previsti. Poco più di mezz’ora. Ricordo con piacere il sorriso sulle labbra di Schuurs, a posteriori: sereno e fiducioso. Adesso il ragazzo deve avere pazienza, però. Non è stata l’unica problematica? No, perché come spesso accade quando si rompe il crociato, un evento molto traumatico, si era prodotta anche una lesione al menisco mediale, parzialmente strappato dalla capsula. Ho risolto la questione applicando due punti di sutura, come sempre in questi casi. Una cosa di 10 minuti, abbastanza normale. Infatti con il medico sociale del Torino, il dottor Bertolo, ci siamo subito trovati d’accordo sul fatto che sarebbe soltanto pericoloso forzare il recupero per farlo rientrare in campo prima possibile. Per cosa, poi? Per poter schierarlo all’ultima giornata di campionato nel quarto d’ora finale?».

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Chissà quali pensieri sta facendo Perr in questo periodo di sosta. Ci riferiamo ai possibili rimpianti per quel vasto corteggiamento fatto da diversi club nell’ultima sessione di mercato, che avrebbe potuto portare Schuurs in piazze più importanti in Italia o addirittura in Premier League, ormai meta ambita di tutti coloro che vedono aumentare il proprio valore di prestazione in prestazione.

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Un’attenzione ricevuta da una folta schiera di club, convinti dall’impatto che il difensore ha avuto alla sua prima esperienza all’estero. Il Corriere della Sera, quotidiano che per forza di proprietà qualcosa sa delle cose di casa granata, scrisse a un certo punto che «Schuurs ha confessato di guardare con un occhio particolare alla Premier League, la NBA del calcio, e in Inghilterra ci sono diverse squadre che gli ronzano intorno. Everton, West Ham, Crystal Palace e persino il Liverpool negli ultimi mesi hanno seguito il giocatore del Toro. La posizione della società granata l’ha esposta pubblicamente Ivan Juric: «Tutti hanno un prezzo, tranne Buongiorno». Alla fine sono restati entrambi, ma non sarà facile rivederli insieme la prossima stagione perché gli estimatori, sia per l’uno che per l’altro, non sono certo calati.

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