Serie A

Il cuore di Izzo e la rinascita del Torino

Pubblicato

su

Anno nuovo e vita nuova per il Torino di Giampaolo che ringrazia i suoi big e salva la panchina: Belotti ispira sempre, Izzo è tornato guerriero

Una rondine non fa primavera, ci mancherebbe, ma il Torino che ha trionfato al Tardini grazie a Izzo, Singo e Gojak sembra finalmente rinascere. Una vittoria netta e meritata, la seconda della stagione dopo quella contro il Genoa.

Un risultato che fa respirare soprattutto Marco Giampaolo, la cui panchina è bollente da settimane. Spesso sfortunato, spessissimo rimontato. Roba da psicanalisi per una squadra che sin qui ha raccolto certamente meno di quanto seminato. La gara di Parma ha però tutto il sapore della svolta, con quella classifica che vede finalmente i granata fuori dalle ultime tre posizioni.

L’uomo copertina non può che essere Armando Izzo, alla seconda rete consecutiva. E quella di Napoli fu chiarificatrice sullo spessore dell’uomo, con l’abbraccio al tecnico che lungamente l’aveva relegato in panchina nella prima fase di stagione. Poi, la svolta tattica e il passaggio alla difesa a 3 hanno convinto Giampaolo a ripescare uno dei migliori interpreti nel ruolo di “braccetto” di destra.

Una scelta che sta finalmente pagando dividendi, con il terzo risultato utile consecutivo dopo i pareggi con Bologna e Napoli. Il Torino può respirare, adesso l’obiettivo è continuare sul percorso intrapreso per uscire definitivamente dalle sabbie mobili.

Exit mobile version