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Torino, Milinkovic-Savic mira al record: la classifica per clean sheet

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Vanja Milinkovic-Savic mira a scrivere un pezzo di storia del Torino, ecco la classifica per clean sheet stagionali che il serbo sta scalando

«Il portiere non sta solo tra i pali, è l‘ultimo difensore della porta, capace di coordinare la difesa e di muoversi in anticipo, intuendo le intenzioni dell‘avversario» diceva nel 2015 Arrigo Sacchi in merito alla figura dell’estremo difensore. Un ruolo, quello del portiere, che nel calcio moderno ha cambiato i suoi paradigmi (e non poco). Questo, trasformando de facto la retroguardia delle squadre sempre più in un regista difensivo, portando di conseguenza gli allenatori a prediligere portieri dotati di buona tecnica col pallone.

Ed è forse proprio l’eccellente tocco palla sia nei lanci lunghi così come nei passaggi rasoterra (oltre che nelle punizioni, ma quella è un’altra storia), che da tre anni ha convinto Ivan Juric a puntare con convinzione su Vanja Milinkovic-Savic per difendere la porta del suo Torino. Come noto la saracinesca serba è una delle colonne portanti della squadra granata da ormai tre stagioni. Un compito che il classe 97’ ha portato avanti con risultati tutto sommato discreti, per un parziale che deve tener conto di un’importante serie di interventi da incorniciare, alternati però ad alcuni scivoloni innegabilmente rocamboleschi che non sono passati inosservati all’ombra della Mole.

Quel che è certo però, è che quello che si sta avvicinando al suo naturale tramonto è stato il campionato più felice dal punto di vista numerico da quando il numero 32 è atterrato nel capoluogo piemontese. A nove giornate dal termine i dati parlano chiaro: sono appena 26 i gol incassati da Milinkovic-Savic in Serie A fino ad ora (soltanto Inter, Juventus e Bologna hanno fatto di meglio). Il tutto con la bellezza di 14 clean sheet inanellati in stagione, un primato, che lo porta a scalare la particolare classifica dei suoi omologhi nella storia del Torino in questo fondamentale.

Se Salvatore Sirigu riuscì a mantenere la porta inviolata per 15 occasioni nell’arco della sua miglior stagione con i sabaudi, Luca Marchegiani e Luciano Castellini si fermarono a 17. Mentre al vertice della graduatoria ecco Giuliano Terraneo, che nel 1979-1980 fece registrare 18 incontri senza subire gol.

Ed è così che con nove match ancora a sua disposizione il fratello dell’ex Lazio Sergej può ancora ambire ad iscriversi nell’olimpo della storia degli estremi difensori del Torino. Ovvio è, che anche il miglior portiere necessita di una difesa quanto più ermetica davanti a sé per confezionare ottimi risultati e in tal senso Alessandro Buongiorno e i suoi il loro dovere lo stanno facendo eccome.

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