2014

Torino, Mazzola: «Filadelfia, mi viene il nodo alla gola. Su Mazzarri…»

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L’ex bandiera dell’Inter non nega la sua emozione per la sempre più probabile ristrutturazione del Filadelfia

Un sogno che potrebbe presto diventare realtà. Sono anni che i tifosi del Torino invocano la ristrutturazione del grande stadio Filadelfia, teatro per oltre un trentennio delle gesta del grande Torino. Il club granata vinse in quella cornice ben sei dei sette scudetti della loro storia e per ben sei anni rimase inviolato. Ci furono partite che rimasero alla storia come il 10-0 all’Alessandria e solo il nome rievoca i sentimenti di molte persone. Uno di queste non può che essere Sandro Mazzola, uno dei più grandi totem del calcio italiano, che è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per commentare l’apertura del bando, avvenuta ieri, da parte della Comunità Europea per la ristrutturazione del tempio granata.

Signor Mazzola, il Presidente Cairo vuole fare sul serio per quanto riguarda il Filadelfia.
«E’ una cosa molto importante non solo per i tifosi del Torino ma anche per tutto il calcio italiano. Sa, quello stadio rievoca dei momenti a me carissimi, di grande storia del nostro calcio. Quel Torino ha scritto pagine indelebili e pensare che si possa tornare a giocare in quello stadio mi emoziona tantissimo».

Suo padre, Valentino Mazzola, è stato considerato uno dei giocatori italiani più forti di sempre e in quello stadio ha esultato tantissime volte.
«Guardi, mi viene il nodo in gola. Ma è una cosa bellissima, io ho trenta album di ricordi che mi ha lasciato mio padre. Ho tante foto con lui che mi stringeva la mano, ero una mascotte di quel Torino. Una squadra importante come lo è adesso il Torino di Ventura merita un palcoscenico del genere e mi auguro che questo si possa realizzare il prima possibile».

Si parla del 2016, ci crede?
«Io credo che il Presidente Cairo abbia dimostrato in questi anni di voler investire nel Torino e se ha detto che per lui lo stadio è una priorità, non posso che credergli ciecamente. Ripeto, sarebbe bellissimo per me ma per tutto il calcio italiano. Credo che, anche se la burocrazia è spesso molto lenta, questo progetto può essere ultimato nella data che ha citato».

Chiudiamo con un tasto dolente, la sua Inter.
«Non possiamo cambiare argomento?A parte le battute, se il Presidente Thohir ha confermato Mazzarri avrà avuto le sue ragioni. Effettivamente in questo momento è l’unico che può tirar fuori l’Inter da questo imbarazzo. Serve un’immediata reazione, un cambio di rotta prima che sia troppo tardi. Siamo solo all’inizio ma sono stati buttati al vento troppi punti, la squadra c’è e speriamo che sia il tecnico a trovare la giusta chiave di volta».

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