Serie A

Torino, Mazzarri: «Belotti è sempre in fuorigioco. Djidji? È scosso dalla tragedia di Sala, non so se…»

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L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Udinese

Alle 18 di oggi, l’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, ha commentato in conferenza stampa il match di domani contro l’Udinese. Tanti gli argomenti trattati, a partire dalla prematura scomparsa di Emiliano Sala, calciatore del Nantes vecchio compagno di squadra di Djidji. Ecco le sue parole: «La tragedia di Sala ha scosso tutti, figuriamoci Djidji che erano amici. Da un punto di vista fisico però sta bene ed è a disposizione per domani. Gli scarsi numeri in fase realizzativa? Da un punto di vista dell’organizzazione, dell’impostazione si sta facendo molto bene. Purtroppo manca un pò di qualità nell’ultimo passaggio, nell’ultima giocata. Contro la Spal avevamo fatto sei o sette occasioni per fare gol m non abbiamo mai fatto la scelta giusto. Questo è un piccolo problema a cui stiamo lavorando per cercare di superarlo. Contro la Spal siamo andati subito all’attacco ma abbiamo sbagliato l’ultima soluzione, un paio di volte con Ansaldi, poi con Belotti, Zaza, De Silvestri. Abbiamo fatto delle esercitazioni per la finalizzazione delle azioni».

«E’ un momento così, non ci va neanche bene: fosse entrato il colpo di testa di Izzo e avessimo vinto 1-0 avremmo fatto bene. Questo è anche un anno di costruzione per mettere delle basi. Poi magari abbiamo dei limiti perché non riusciamo a fare questo salto di qualità, ma i ragazzi lavorano bene. Rispetto al passato, da un punto di vista delle prestazioni stiamo sbagliando poco rispetto a prima. Dobbiamo essere più cinici, più cattivi, magari anche più sereni. Dobbiamo continuare a essere bravi nel recupero palla come stiamo facendo. Millico? E’ da un po’ che si allena con noi e si vede, sta crescendo sempre di più. Domani vedremo come andrà la partita e se ci sarà bisogno di lui. Cosa chiedere a Belotti? A Belotti chiedo solo di pressare i centrali avversari, questa generosità che ha dipende solo da lui. Poi ci sono partite dove una corsa in più di un attaccante ci può stare, come quando l’Inter pressava per cerca di pareggiare. Ma solo in quel caso. Altrimenti deve stare in avanti e fare più attenzione a non finire troppo in fuorigioco». 

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