2019

Torino, la duttilità di Izzo che fa sorridere Mazzarri. E il CT Mancini gradisce

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Torino, Armando Izzo è sempre più un pilastro dei granata. Il CT Mancini lo osserva e gradisce: può diventare protagonista in azzurro

Un anno e tre mesi fa Armando Izzo indossava per la prima volta la maglia del Torino. Petrachi lo acquistò per una cifra vicina ai 10 milioni di euro dal Genoa, club in cui aveva vissuto una maturazione importante ma non ancora completa. È solo la sapiente guida di Walter Mazzarri che il classe ’92 ha definitivamente compiuto quel salto di qualità che, adesso, lo ha eretto a uno dei difensori italiani più forti e completi.

Lo testimonia il rendimento sempre al di sopra della media che il partenopeo è riuscito a mantenere per tutta la scorsa stagione, la stessa con cui ha iniziato questa nuova annata. Basta guardare il suo minutaggio per capire quanto sia ormai imprescindibile per l’allenatore granata. In Serie A non ha saltato nemmeno un giro d’orologio all’interno delle 7 partite disputate, mentre in Europa League è stato a riposo soltanto nella gara di ritorno contro il Soligorsk quando la qualificazione era già ampiamente acquisita.

Pur non avendo mai avuto fino a poche settimane fa il compagno prediletto, ovvero Nkoulou, è sempre stato in grado di dirigere con precisione il pacchetto arretrato. Il rientro a pieno regime dell’ex Marsiglia, adesso, non può che giovare ancora di più sulle sue prestazioni. L’ultima, contro il suo Napoli, ha evidenziato inoltre una duttilità non indifferente. Schierato da terzino, ha saputo annientare per tutta la gara un giocatore pericoloso del calibro di Insigne. Caratteristiche che, di fatto, non sono passate inosservate al CT Roberto Mancini.

L’allenatore, che l’ha fatto recentemente esordire in maglia azzurra contro il Liechtenstein, potrebbe adesso dargli delle nuove occasioni, ben consapevole di quanto il giocatore del Toro possa diventare un pilastro del suo pacchetto in vista dei più decisivi impegni. Il tempo è tutto dalla sua parte, i margini di crescita non sono certamente terminati. Mazzarri, intanto, se lo gode appieno.

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