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Torino, sticker ‘Cairo non mollare’ in città: i fan della Juve accendono il derby col nuovo sfottò – FOTO
Torino Juve si avvicina, degli sticker ‘Cairo non mollare’ sono comparsi in città, ma dei fan…bianconeri, ecco l’ultimo sfottò verso il derby della Mole
Degli sticker ‘Cairo non mollare’ sono stati distribuiti per le vie di Torino. Su sfondo nero a caratteri cubitali bianchi le scritte, a lato – sempre in bianco e nero – l’effige del patron del Torino. A differenza di quanto un occhio inesperto può esser portato a pensare però, non si tratta di un’azione ‘realizzata’ dalla tifoseria della squadra granata (di cui Cairo è appunto presidente e proprietario), bensì dei sostenitori di quella rivale: la Juve. Parliamo dell’ennesimo sfottò inanellato negli ultimi giorni dai fan della Vecchia Signora verso l’editore alessandrino e che a poco più di una settimana dal derby della Mole fa piombare il capoluogo piemontese nel clima della stracittadina.
La controversia dialettica tra Cairo e una parte dei tifosi della Juve risale al primo incontro stagionale tra granata e bianconeri. Mentre tra le mura dello Stadium si consumava il successo per Thiago Motta e Co, il pubblico di casa ha intonato il coro: ‘Urbano Cairo dai non vendere, resta qui’. Motivetto canzonatorio del canto originale: ‘Urbano Cairo devi vendere, vattene’ ‘dedicato’ dai supporters del Torino all’imprenditore di Masio e divenuto un po’ il simbolo della protesta che serpeggia ogni domenica tra una curva e l’altra del Grande Torino prorpio nei confronti del patron.
Bene, non sufficientemente appagato – a quanto pare – il tifo juventino ha scelto di rincarare la dose, prodigandosi nella realizzazione degli sticker (indubbiamente provocatori) prima menzionati. Diverse le foto degli stessi adesivi che – a partire dall’ultima settimana di dicembre – rimbalzano per le vie del centro come sulle piattaforme online. Molti di questi perfino tra i seggioloni della Curva Sud (cuore pulsante della tifoseria organizzata della Juve).
Per quanto, sia la protesta dei tifosi di Torino che lo sfottò di quelli della Juventus, siano per ragioni opposte ‘giustificati’ dagli ultimi risultati della formazione granata (in campionato come, soprattutto, proprio nelle stracittadine) la speranza è che in ogni caso questi non superino mai i limiti del buon senso e della libertà di espressione. D’altro lato Cairo si trova ora dinnanzi ad una sfida difficilissima, al limite dell’impossibile: recuperare da un lato la fiducia dei propri supporters e dall’altro il rispetto degli storici rivali. Un derby in programma sabato prossimo ed una sessione di calciomercato appena iniziata non possono che rappresentare dei punti di partenza.