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Torino Juric: «La squadra è più serena dopo le cessioni»

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Le parole di Ivan Juric, tecnico del Torino, in conferenza stampa in vista della partita dei granata contro la Salernitana

Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita del Torino contro la Salernitana. Di seguito le sue parole.

GIUDIZIO SUL MERCATO – «Dovevamo fare un mercato di prestiti o gratis, cercavamo giocatori che ci potessero dare una mano. Non è mai facile a gennaio, pensiamo che abbiamo fatto il meglio possibile».

COME HA VISTO I NUOVI – «Masina può fare l’esterno o il braccetto. Okereke è un giocatore di movimento e che dà fastidio ai difensori avversari: ha fatto bene in serie A, a Cremona ha giocato meno e voleva cambiare aria. Kabic lo conosco poco, è molto acerbo».

ENTUSIASMO DEL PUBBLICO – «Non so cosa rispondere. Su questa tematica non mi esprimo. Non è polemica, davvero non lo so. La squadra si è sempre espressa al massimo anche quando c’era poca gente. Mi aspetto di esprimermi allo stesso modo a prescindere dal numero del pubblico».

LE DIFFICOLTA’ DELLE PROSSIME TRE GARE – «Trovi difficoltà ovunque: magari giochi contro il Napoli che sembra proibitiva e vinci 3-0, poi ero felicissimo dei pari con Udinese e Genoa. Lo vediamo dai risultati, è un campionato diversi con valori vicini. Se quelle davanti sono al top diventa difficile, ma non vedo nessuna partita facile. Anche il Cagliari ha dimostrato che è sempre dura. In 17 partite, possiamo competere in tutte e non c’è nessuna gara in cui si può dire che vinceremo facile».

CLIMA PIU’ SERENO DOPO LE CESSIONI – «Da un certo punto di vista, sì. Non potevamo fare acquisti: a Verona avevamo preso Borini ed eravamo diventati meglio. Abbiamo preso i giocatori giusti per il contesto e per ciò che potevamo fare. E’ andato via chi aveva dato meno, questa definizione di Toro più sereno è ottima».

TRE PUNTE – «Contro squadre chiuse bisogna inventarsi qualcosa. Due attaccanti puri vanno bene con le difese a quattro, contro quelle a tre sembra che ci manchi qualcosa: a Cagliari è andata bene, possiamo variare perché i giocatori sono duttili».

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