2014

Torino, Immobile: «Juventus? Cairo, paga di più per trattenermi»

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Le dichiarazioni dell’attaccante granata dopo la sconfitta contro il Bologna.

CALCIOMERCATO TORINO IMMOBILE – Ancora una volta ha firmato il tabellino dei marcatori, arrivando a quota 12 gol senza rigori, ma la rete segnata ieri al Bologna non è servita per conquistare la vittoria. Delusione e rammarico allora per Ciro Immobile: «Il mio gol è servito davvero a poco, non ha portato punti in classifica. Io ci ho provato, la squadra pure, certo non eravamo i soliti, però ce l’abbiamo messa tutta. Purtroppo dovevamo fare di più, siamo i primi ad essere arrabbiati con noi stessi. Non è stato il solito Toro, quello cattivo, intraprendente, che lotta su ogni pallone, ci siamo fatti mettere sotto da chi aveva più fame di noi. Puoi possedere tutte le qualità, ma se l’avversario ha più cattiveria, porta a casa il risultato. E dire che l’approccio è stato giusto tanto è vero che siamo passati in vantaggio, poi abbiamo stranamente commesso qualche errore di troppo», ha dichiarato l’attaccante del Torino, come riportato da “Tuttosport”.

INVOLUZIONE – Immobile ha poi proseguito l’analisi: «In casa non perdevamo dal derby di andata, avevamo fatto sempre bene, non capisco cosa ci sia successo. Siamo stati presuntuosi? Non credo, la squadra sa bene che bisogna sempre lottare, però può capitare una partita così, che ci arrivi più spento. Probabilmente è calata anche la concentrazione e questo ha permesso la rimonta del Bologna. E’ uno stop che ti insegna come non tutte le partite siano vinte prima di giocarle. C’era la voglia di dimostrare a noi stessi che potevamo continuare su questa strada, meno male che la classifica resta molto buona ma, come abbiamo sempre detto fino adesso, non è il momento di guardarla, almeno per ora».

FUTURO – E poi tra il futuro a breve termine e quello legato alla casacca da indossare nella prossima stagione: «Ci attendono il Verona e il derby: abbiamo capito la lezione e vogliamo riscattarci subito. Dove lasciare il segno? Beh, nessuna scelta, un gol al Bentegodi e uno allo Stadium… E’ da luglio che lavoro per fare bene. Grazie all’aiuto dei compagni sto trovando la mia dimensione anche in serie A, però non mi sono posto nessun obiettivo personale. Segno come Higuain? Alla classifica cannonieri non guardo, sono più felice quando la squadra vince. Blindato da Cairo? Sono contento delle parole del presidente. Significa che sto dimostrando il mio valore e che ci tiene a me. Vorrà dire che dovrà pagare di più, mi spiace ma se mi vuole…». 

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