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Torino, Gineitis recuperato? La decisione verso il Lecce, per Vanoli il vero colpo è il lituano
Il Torino di Paolo Vanoli è pronto a recuperare Gvidas Gineitis, la decisione finale di Paolo Vanoli per il Lecce, perché il lituano è il vero colpo
Neanche il tempo di dare il via alla sosta Nazionali che per il Torino di Paolo Vanoli è già arrivato il tempo di fare il proprio rientro in campo. Nella giornata di ieri infatti, i granata allenati dal tecnico varesino, si sono resi protagonisti di una seduta a porte aperte tra le mura dello Stadio Olimpico Grande Torino. Dinanzi allo sguardo vigile di quasi 3000 spettatori, la prima squadra dei sabaudi – orfani dei big impegnati con le rispettive selezioni – ha dato spettacolo alternando esercizi tecnico-tattici e aerobici, ad un’amichevole con la Primavera.
Tra un cross di Lazaro ed un’incornata di Zapata, i fan più attenti avranno senz’ombra di dubbio notato il ritorno di un volto decisamente famigliare in organico. Di chi parliamo? Naturalmente di Gvidas Gineitis, giovane centrocampista del Torino, reduce da uno stop lungo ben tre mesi. La lungodegenza del talento lituano dura ormai dallo scorso luglio. Nell’occasione, a pochi giorni dall’inizio della preparazione estiva, una botta al ginocchio proprio in allenamento l’aveva messo ko.
Malgrado la noia fisica abbia impedito allo stesso Gineitis di prendere parte al ritiro di Pinzolo (e buona parte del pre-campionato del Torino) Vanoli non ha mai perso di vista il proprio gioiellino. Più volte infatti, in occasioni delle prime apparizioni in conferenza, il tecnico ha rilanciato attestati di stima per il classe 2004. Insomma, malgrado lo stop la fiducia per lui non è mai venuta a meno.
Quel che è certo, è che il tempo dell’attesa e delle partite guardate dal televisore per Gineitis è finito. Il diamante granata sarà regolarmente convocato a partire dalla prossima sfida di campionato, pronto a farsi ‘sgrezzare’ dal lavoro di Vanoli e il suo staff. Seppur dalla panchina quindi, Torino Lecce di questa domenica segnerà il suo ritorno ufficiale tra i convocati dal termine della passata stagione. La parola d’ordine rimane comunque ‘prudenza’: bruciare le tappe è un dovere, ma evitare ricadute è un obbligo.