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Torino, Djidji accende il mercato: «Juric impulsivo ma uomo vero. Futuro? Vi svelo il mio desiderio»

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Koffi Djidji si confessa a 360 gradi, dall’esperienza al Torino con Ivan Juric al futuro del difensore che infiamma così il calciomercato

Dalla mezzanotte di ieri, lunedì primo luglio 2024, Koffi Djidji non è più ufficialmente un tesserato del Torino. Il contratto che legava il difensore francese naturalizzato ivoriano al club granata è difatti scaduto, lasciando così un grosso interrogativo sul futuro del centrale e dello stesso reparto difensivo sabaudo. Intervistato da Tv Play il classe ‘92 ha cercato di fare chiarezza anche su questo aspetto, ripercorrendo però con indubbio piacere anche la sua esperienza all’ombra della Mole. 

Vera e propria colonna portante dell’era recente del Torino, Djidji è approdato nel capoluogo piemontese nel lontano 2018. Per lui dunque, sei stagioni da protagonista in Italia, cinque proprio col Toro, intervallate dal campionato 2020-21 vissuto con la maglia del Crotone. Ed è proprio nel Bel Paese che il trentunenne di Bagnolet (soffierà le 32 candeline il prossimo 30 novembre) sogna di costruire il suo futuro. Di seguito un breve estratto delle parole rilasciate stamane da Koffi Djidji.  

CRESCITA CON JURIC – «È uno impulsivo, ma anche un uomo vero: in generale dice sempre quello che pensa. Come allenatore…al suo arrivo al Torino la squadra stava male, poi con lui ha fatto molto meglio. Io ho imparato tanto con Juric e mi sono sempre trovato bene».

ULTIMO RINNOVO GRAZIE A JURIC – «Sì sì certo, lui ha sempre creduto in me. L’anno scorso ero in scadenza e lui mi ha detto che sarebbe rimasto ancora un anno e poi avrebbe valutato. E a me non sarebbe dispiaciuto rimanere a Torino con lui, quindi ho firmato e abbiamo fatto questa stagione insieme». 

FUTURO – «Rimanere in Italia? Beh sì, il mercato italiano è quello che conosco di più. Sono sei anni che gioco qua, che sono qua, questo è il campionato che conosco meglio. Anni fa la Serie A era un po’ calata ora sta tornando a fare bene, si vede in Champions con gli ultimi risultati delle squadre italiane. Quindi sì, non avrei problemi a restare in Italia».

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