Serie A

Torino, dall’inferno al paradiso in 15 minuti: ora serve continuità

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Il Torino ha vissuto 75 minuti d’inferno contro il Sassuolo salvo poi andare in paradiso con 15 minuti di tremendismo granata

Dall’incubo al sogno, dall’inferno al paradiso, dallo spettro della Serie B (che non è passato, per carità) alla nuova speranza della Serie A o più semplicemente da Domenico Berardi a Simone Zaza. Torino-Sassuolo è stata una partita dalle due facce (eufemismo) che hanno trascinato i granata nei meandri dell’inferno per poi innalzarli nei cieli più celesti.

Il risultato non inganni. La classifica rimane brutta da vedere nonostante i primi tre punti conquistati in casa in questo campionato: i pericoli e le montagne da scalare sono innumerevoli ma questa vittoria – festeggiata da un’invasione in campo pacifica da parte della panchina granata dopo il secondo gol di Zaza – potrebbe regalare nuova linfa ai sogni salvezza di Belotti e compagni.

La parola chiave che ora deve entrare nella testa dei giocatori del Toro è una e una sola: continuità. Continuità di risultati e prestazioni. Dopo la fondamentale vittoria contro il Cagliari è arrivato il Covid (e le due partite rinviate contro Sassuolo e Lazio) ma anche due sconfitte contro Crotone e Inter. E andando indietro, dopo la vittoria a Parma erano arrivati i pareggi contro Napoli e Bologna prima della sconfitta incassata contro la Roma. Ora la vittoria in rimonta contro il Sassuolo non deve far ubriacare i granata ma anzi caricarli in vista dei prossimi impegni che saranno contro Sampdoria, Juve, Udinese e Roma. 

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