2019
Torino, come cambia l’attacco di Mazzarri con la carta Verdi
Torino, l’arrivo di Simone Verdi ha delineato diversi scenari per l’attacco granata. Ecco come Mazzarri potrebbe utilizzarlo
«Per arrivare al massimo dovrò lavorare. I metodi di lavoro so che sono diversi, avrò bisogno di un po’ d’adattamento». Parlava così Simone Verdi venerdì scorso, durante la sua conferenza di presentazione da giocatore del Torino. Tradotto: se il mister chiama, lui risponde presente pur non essendo ancora al massimo. E non è escluso che Mazzarri possa farlo sin dalla prossima giornata contro il Lecce.
Ipotesi che, questa, ancora tutta da delineare. Proprio perché il mister ha sicuramente la volontà di tirare a lucido Verdi per averlo al massimo della condizione. Gli uomini in attacco, d’altronde, non mancano. L’ex Napoli può solamente aprire diverse strade in più per i granata. Attualmente il 3-5-2 è lo schema prediletto. In questo inizio di stagione Zaza è apparso più in forma che mai, per cui affiancarlo a Belotti è stato quasi un obbligo. Con Verdi gli scenari possono cambiare.
«Numericamente il modulo si chiama 3-4-3», spiegava il fantasista sempre in conferenza. In quel caso si delineano due opzioni principali con la sua presenza. Nel citato 3-4-3 ci sarebbe spazio per i due bomber e una pedina di pura fantasia, che può essere rappresentata da Verdi stesso o da un profilo come Berenguer. In alternativa spazio al trequartista alle spalle del tandem Zaza-Belotti. Mazzarri ha adesso l’imbarazzo della scelta, ed era proprio quello che desiderava dopo il mercato.