2018
Toro-Chapecoense, top e flop granata: De Silvestri non si ferma mai, Baselli incolore
Toro-Chapecoense, top e flop granata: De Silvestri non si ferma mai, Baselli incolore e Belotti inceppato
Calcio d’estate, quello di inizio agosto. A maggior ragione quando a prevalere su agonismo e tecnica sono i sentimenti, come in occasione di questo toccante Torino-Chapecoense. Ancor di più se i brasiliani si presentano al Grande Torino con un misto di riserve e giovani del vivaio. Ma i 90′ dell’amichevole più suggestiva dell’estate italiana, in ogni caso, qualche importante indicazione a Mazzarri l’hanno saputa dare…
Toro-Chapecoense: i top della serata
DE SILVESTRI – Lollo non si ferma mai. Moto perpetuo della fascia granata, entra nell’intervallo e chiude i conti nel finale dopo essersi visto annullare un’altra rete per sospetto fuorigioco: infaticabile e goleador.
BERENGUER – Per dimostrarsi affidabile nel 3-5-2 dovrà garantire doti difensive ad oggi inesplorate, ma intanto quando ha occasione di sfoggiare le qualità offensive non si fa certo pregare: tanti guizzi partendo da sinistra, quasi tutti pericolosi.
ANSALDI – Già in palla: nonostante il ritardo nella preparazione, nonostante le fatiche dell’appendice mondiale in Russia con l’albiceleste. Protagonista delle trame più ricercate e gradevoli della prima frazione di gioco sull’out di destra.
Toro-Chapecoense: i flop della serata
BASELLI – Lento e impacciato, si vede respingere dal palo una conclusione da posizione decisamente invitante nel primo tempo. Poche idee, poca personalità in mezzo al campo.
BELOTTI – Si vede lontano un miglio che brama un gol davanti al suo pubblico. Lo cerca e lo ricerca, anche troppo. Finendo per fremere ed intestardirsi, uscendo così dal campo con le polveri umide se non del tutto bagnate.
BREMER – Una veronica riuscita in mezzo al campo fa ululare il Grande Torino, ma nelle rare occasioni in cui la Chape supera la metacampo si mostra ancora troppo incerto ed insicuro. Deve crescere ed in fretta, in ottica undici titolare in campionato l’immarcescibile Moretti gli fiata sul collo.