L’esterno granata è tornato sul pareggio contro la Roma e sul suo gol.

TORINO CERCI – Inarrestabile Alessio Cerci, che fa il bello e cattivo tempo sulle fasce e fa venire il mal di testa a tutti i difensori avversari. Velocità e tecnica, queste le due armi dell’esterno offensivo del Torino, che ha parlato a mente fredda del pareggio contro la Roma: «Abbiamo realizzato una mezza impresa, contro una formazione di qualità e personalità. Siamo felici. Abbiamo cercato di spingere finché avevamo gamba: avevamo la convinzione e la possibilità anche di vincerla, però poi chiaramente alla fine abbiamo un po’ sofferto. Il pareggio è il risultato più giusto. Gol? Ha un sapore certamente particolare. Lo ammetto, ero un po’ emozionato perché avevo di fronte la squadra nella quale sono cresciuto, da ragazzino, il club che mi ha permesso di diventare un calciatore. Ho passato bellissimi anni. Poi conta il punto, non tanto quello che io provo. E’ stato il mio primo gol alla Roma, me lo ricorderò a lungo», ha raccontato Cerci ai microfoni di “Tuttosport”.

PAROLE DA LEADER – Il calciatore granata ha poi tracciato la strada per il Torino: «Aver fermato la Roma è motivo di orgoglio. Nessun rimpianto, abbiamo giocato alla pari contro una squadra da scudetto. E’ un pareggio buonissimo, abbiamo giocato a viso aperto, una prestazione così regala fiducia e convinzione nei mezzi. La squadra è buona, però dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Abbiamo dei limiti e ne siamo consapevoli. Abbiamo buttato per strada punti che avevamo già in tasca, di conseguenza evidentemente ci sono difetti da correggere. Limiti tecnici e caratteriali? Non spetta a me dirlo e non mi sentirete mai sparare a zero contro i compagni. Anzi, se io riesco a prendermi la vetrina il merito è di tutti e 23 gli altri ragazzi che mi mettono nelle condizioni di esprimermi al meglio. Sono straordinari e il gol lo dedico a loro. Non posso negare di essere un giocatore importante per il Torino, ma siamo un gruppo: ognuno porta il proprio mattone».

AZZURRO – E, infine, sulla Nazionale: «Buone prestazioni come quella contro la Roma potranno consentirmi di andare in Brasile, ma è troppo lontano per pensarci ora».