2012

Torino, Cairo: “Sono carico, Ogbonna…”

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TORINO CAIRO JUVENTUS OGBONNA BIANCHI – Urbano Cairo ha rilasciato una lunga e interessante intervista per i colleghi di Tuttosport. Nel giorno che vedrà la stracittadina contro la Juventus, il presidente del Torino ha ammesso di sentire particolarmente il match, che a suo parere potrebbe vedere un ribaltamento dei pronostici, i quali vedono per il momento i bianconeri nettamente favoriti: “Sono carico. Torino è anche, anzi soprattutto la città del Toro. E il Toro è ben felice di giocare il derby. La Juventus ha un fatturato sei volte superiore al nostro, competere è difficile, mi pare che siamo di fronte a uno squilibrio evidente per intensità di capitali. Questo non significa che in una partita secca, dove ci sono situazioni emozionali particolarissime, dove la componente passionale ha un certo effetto, non sia possibile sovvertire i valori in campo. Per me è fondamentale crederci.

Inevitabile, per Cairo, toccare l’argomento riguardante la costruzione del nuovo stadio granata: “Noi abbiamo l’Olimpico. Che è un impianto confortevole anche se realizzato per i Giochi del 2006. Andrebbe rivisto nelle curve, che rimodellerei più all’inglese. La nostra casacomunque mi soddisfa e poi, per l’appunto, è la nostra casa. Il Filadelfia? Io mi sono impegnato in maniera solenne attraverso la fondazione che porta il nome di mia mamma, il Comune ha fornito le sue garanzie, la Regione ha dimostrato fattivo interesse. Ora dobbiamo imprimere un’accelerata, scegliere il progetto e cominciare la costruzione. Lì si allenerà la prima squadra, lì lavoreremo giorno dopo giorno.

Si passa all’analisi delle prime quattordici giornate di campionato, con alcuni alti e bassi preoccupanti: “Alcune decisioni ci hanno penalizzato, ma non oso pensare che ci sia qualcosa contro il Toro. No, nessuna macchinazione. Bisogna avere fiducia nel sistema, altrimenti converrebbe lasciare. Ai ragazzi comunque darei sette. Ma la mia mamma, quando tornavo da scuola con sette sul diario, non era contenta. E non lo sono nemmeno io, malgrado per una neopromossa sette sia un voto incoraggiante. Possiamo fare di più.

Si chiude con qualche parola spesa sul futuro dei due pilastri granata, ovvero capitan Rolando Bianchi e Angelo Ogbonna: “Angelo è un bravo ragazzo. Soprattutto un ragazzo onesto. Non pensa minimamente di andare alla Juventus perché ama il Toro. Il giorno in cui lascerà il Toro avrà tali e tante offerte straniere che non gli passerà nemmeno per l’anticamera del cervello”. E sulla finestra di gennaio spiega: “Ho imparato a ragionare in termini di squadra, non di singoli. Comunque, se avremo modo di rinforzarci lo faremo sicuramente. Bianchi? Lo stimo, l’ho pagato profumatamente e l’ho tenuto pure in serie B. Concordo sul fatto che debba esserci un momento in cui io e lui ci siederemo davvero intorno a un tavolo per parlare. Non c’è fretta, ad ogni modo.

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