Serie A

Torino, Cairo: «Millico deve rimanere umile. Juve sconfitta a Madrid? Si sapeva»

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Il Presidente del Torino, Urbano Cairo, ha commentato la vittoria di ieri contro l’Atalanta e l’esordio  di Millico in Serie A

Il Presidente del Torino, Urbano Cairo, è stato intercettato dai microfoni di Radio24 per parlare della vittoria di ieri contro l’Atalanta, ma anche dell’esordio di Millico in Serie A. Ecco le sue parole in merito: «Bella partita, bel Toro contro l’Atalanta. Mi sono piaciute soprattutto l’intensità e l’aggressività in campo, abbiamo battuto l’Atalanta su quello che di solito è il campo delle squadre di Gasperini. Belotti non fa gol come ci aveva abituato, è anche sfortunato ma sta giocando bene e da capitano, lottando. Quando ricomincia a farne ne farà tanti, è solo questione di tempo».

«Le prossime tre? Ogni partita va giocata, quelle sulla carta più facili sono invece le più difficili. Abbiamo fatto undici punti in queste ultime cinque, dobbiamo fare allo stesso modo nelle partite che apparentemente sono più facili, altrimenti buttiamo via quanto di buono abbiamo fatto. Sono tutte partite difficili che si devono giocare con la stessa determinazione delle ultime gare. Belotti in Nazionale? Mancini è un ottimo CT, quando sarà il momento lo convocherà e lo farà giocare. Sirigu? Non male, siamo a cinque partite senza subire gol quindi siamo contentissimi».

Su finale dell’intervista si parla poi di Juventus e della Champions: «Juve sconfitta a Madrid? Non ho visto la partita ma si sapeva che l’Atletico è una squadra molto forte ma è ancora tutto aperto perché c’è anche il ritorno. Strategie di mercato? Io guardo con attenzione anche a chi fa cose diverse da me per imparare, un po’ do debito può sempre servire quindi devo imparare. Millico? Mi ha fatto piacere vederlo esordire. Seguo con attenzione il settore giovanile, ha fatto gol bellissimi ed ha un gran potenziale come altri giovani della Primavera. Deve rimanere umile e imparare da chi ha esperienza, come Moretti che deve essere il grande esempio come Sirigu e De Silvestri». 

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