2014

Torino, Cairo: «Il futuro di Cerci, Immobile, Ventura e Petrachi…»

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Il patron granata ha parlato della crescita della squadra e degli sviluppi di mercato.

CALCIOMERCATO TORINO CAIRO – Arrivato a sorpresa al centro Sisport, accompagnato da moglie e figli, Urbano Cairo, acclamato dai tifosi, ha parlato dell’entusiasmo per il suo Torino: «Fa piacere. C’è entusiasmo perché il Toro così in alto non si vedeva. Comunque il calore e l’affetto nei miei confronti sono estremamente graditi: mi ripagano delle fatiche di questi anni. A volte capita di sbagliare e ho sbagliato: l’impegno però l’ho sempre messo, assieme alla passione. L’importante però è mantenere l’umiltà per ottenere i risultati, cercando di alimentare il momento buono e di ponderare ogni mossa, anche sul mercato. Adesso si va a Parma, dove non si vince da un po’: in questo campionato siamo riusciti a compiere qualche impresa, speriamo…», ha dichiarato il presidente granata ai microfoni di “Tuttosport”.

SIMBOLO – Poi Cairo ha parlato di Darmian, che considera un esempio della crescita della sua squadra: «E’ un giocatore che abbiamo preso in prestito, poi in comproprietà, poi a titolo definitivo. Infine abbiamo rinnovato il contratto fino al 2017. E’ arrivato molto giovane nell’estate 2011, aveva ancora 21 anni: è cresciuto progressivamente fino a diventare un giocatore indispensabile. Secondo me è maturo per la Nazionale: spero che chi deve decidere se ne accorga. Poi Darmian è un ragazzo d’oro, intelligente e maturo, umile: è un vero simbolo. Lo stimo molto: ha personalità pur senza mettersi in mostra se non in campo perché gioca bene. Mantiene il suo modo di essere, non si è mai montato la testa, non ha smarrito la sua natura. E’ speciale».

MERCATO – Cairo è poi entrato nei meandri delle indiscrezioni di calciomercato: «C’è la voglia di non toccare una squadra che funziona: l’obiettivo è di inserire giocatori senza particolari pretese ma altresì in grado di inserirsi in punta di piedi in una struttura già ben oliata e in crescita. Magari un paio di giovani con qualità e che si mettano a disposizione dell’allenatore con umiltà e voglia di imparare. Risposte da D’Ambrosio? Di D’Ambrosio preferisco non parlare. Ventura e Petrachi? Entro pochi giorni, direi un paio di settimane al massimo ci andremo a sedere per i prolungamenti dei contratti e dare corso a quello che ritengo sia un semplice automatismo. Cerci e Immobile? Nessuno mi ha chiesto nulla per il momento… Una squadra che fa tanti gol è una bella cosa: non può che farci piacere. Credo sia il Toro più prolifico da quando io sono presidente: abbiamo sempre avuto un po’ di fatica a segnare in passato, invece adesso avere la coppia gol che ha realizzato più reti assieme a quella del Napoli è un motivo di orgoglio. Ne parlo poco perché spero che continuino. Permanenza? Ci mancherebbe: questo per noi rappresenta l’obiettivo assoluto».

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