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Torino, Cairo presenta il Robaldo: «Qui cresceremo altri Buongiorno. E sull’Under 23…»

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Dal settore giovanile, all’Under 23, il patron del Torino Urbano Cairo ha parlato del progetto per il nuovo centro sportivo Robaldo

(Inviato al Circolo della Stampa – Sporting ASD). La città di Torino torna (finalmente) a “parlare” granata. Sono passati quasi 10 lunghissimi anni da quando tra la sala conferenza dell’allora Stadio Olimpico e le scrivanie dell’allora sede di Via Arcivescovado hanno preso forma i primi pensieri circa la “riqualificazione” del Centro Sportivo Robaldo.

All’epoca (parliamo della stagione targata 2013-14) sulla panchina sabauda siedeva un certo Gian Piero Ventura, capace di portare i granata fino al settimo posto, ad un soffio dall’accesso in Europa League. Competizione poi disputata ugualmente da Cerci e compagni complice la squalifica del Parma per fallimento societario.

Due lustri di anni dopo, quel sogno custodito gelosamente da Cairo è in procinto di diventare realtà. Quest’oggi difatti il patron della squadra ha palesato a stampa e giornalisti il progetto ufficiale che porterà alla nascita del nuovo Robaldo. Per l’occasione il Presidente del Torino ha avuto modo di soffermarsi con i giornalisti presenti all’evento proprio sul programma di “bonifica” dell’impianto sportivo.

L’obiettivo è dunque dare alla luce quello che potrà diventare il nuovo quartier generale della società. Un luogo da chiamare “casa” per i ranghi giovanili della squadra. Uno step fondamentale, dopo la ristrutturazione dello Stadio Filadelfia, da inanellare per completare quel processo di riappropriazione territoriale ad opera della squadra nella propria città natale. Qui, a tal riguardo, le dichiarazioni rilasciate dell’imprenditore e raccolte da CalcioNews24. Nella speranza che anche i risultati sportivi possano seguire quelli raggiunti dalla società.

SETTORE GIOVANILE – «Stiamo investendo bene, cifre crescenti nel settore giovanile. Con Ludergnani è stato fatto un piano di sviluppo interessante, lui sta lavorando sia sulle squadre più grandi ma anche sulle altre. È importante avere un gruppo di ragazzi che crescano e poi che in Under 18 e in Primavera siano di qualità».

INVESTIMENTO – «Quando fai un investimento devi seguirlo passo passo e vedere dove arrivi. Un investimento importante rispetto a quello che si pensava anni fa. Dalla guerra (Russo-Ucraina, ndr), all’aumento delle materie prime…i costi di costruzione sono cresciuti in maniera importante e vertiginosa. Cercheremo di fare le cose più belle e possibili, con dei costi accessibili, ma vogliamo fare una cosa bella».

CRESCERE ALTRI BUONGIORNO – «È una cosa importante per noi avere una casa, come la chiamava Don Aldo. Un luogo di aggregazione, un punto di riferimento specifico. Già oggi ci sono tanti ragazzini che vogliono giocare nel toro e lo fanno con passione, tifo. Per Buongiorno sono diciassette anni al toro, è una cosa bellissima. Sarà un modo per fare crescere tanti altri piccoli Buongiorno, che diventeranno grandi Buongiorno».

GIOVANI DEL TORO – «Abbiamo fatto acquisti di giocatori giovani che stanno dimostrando di avere grandi qualità: mi riferisco a Ginetiis e ad altri ragazzi in orbita della prima squadra. Con il Robaldo avremo riunito tante squadre in unico centro, sarà un bel biglietto da visita per il club. Abbiamo fatto un conto di quanti giocatori sono usciti dal Trofeo Mamma e Papà Cairo, dall’Inter, dal Milan e anche…dal Toro». 

UNDER 23 – «Vediamo se fare anche il progetto under 23. Un progetto molto impegnativo».

SONEGO – «Lui è un grande granata, un grande tifoso. Un ragazzo straordinario. Ha fatto il tifo per lui quando ha fatto il doppio per sinner. Se so che si allena qui ? Si si lo so bene altroché, come dicevo una grande vittoria che mancava da tanti anni».

UN CAMPO DEDICATO A DON ALDO – «Sì, Don Aldo lo abbiamo tutti nel cuore, una persona straordinaria, negli ultimi della sua vita abbiamo avuto un bellissimo legame. Mi ricordo che quando posiamo la prima pietra del Filadelfia».

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