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Torino, Cairo: «Con Juric momenti di tensione, l’obiettivo è…»

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Le parole di Urbano Cairo, presidente del Torino, sul futuro della squadra granata. Tutti i dettagli in merito

(Inviato al Circolo della Stampa – Sporting ASD). Il presidente del Torino Urbano Cairo è intervenuto quest’oggi presso il centro Sporting ASD di Torino per presentare il progetto inerente il nuovo Centro Sportivo Robaldo. Il patron granata ha approfittato dell’occasione, anche per toccare con mano e non solo in maniera tangenziale tutti gli argomenti di principali interesse concernenti la società piemontese.

Dal momento “attaccanti” e la penuria di gol inanellati dal reparto offensivo granata, sino alle aspirazioni (dal profumo forse europeo) della squadra allenata da Ivan Juric. Questo, concludendo proprio sul possibile rinnovo del condottiero croato e l’ormai noto “caso” Radonjic.

ATTACCANTI «Abbiamo una squadra importante, dove abbiamo tenuto tutti, ora vediamo. Purtroppo abbiamo solo una competizione, perchè siamo usciti dalla Coppa. La difesa è bella compatta e coriacea, abbiamo fatto 7 clean-sheet, solo l’Inter mi sembra abbia fatto meglio. Il merito è della difesa e del portiere che sta facendo bene, e anche di tutta la squadra. Tutti danno un contributo per far tirare poco gli avversari, anche gli attaccanti, non a caso proprio l’attacco è la prima prima difesa. Abbiamo attaccanti come Sanabria, Zapata e Pellegri, poi Karamoh che l’anno scorso ha anche segnato e quest’anno sta giocando un po’ meno. Insomma, abbiamo bravi attaccanti. Credo in loro. Abbiamo avuto qualche intoppo, ma il nostro attacco farà certamente meglio».

CAMPIONATO E AMBIZIONI«Sicuramente è un momento importante, siamo alla quindicesima giornata…è un campionato molto competitivo, in cui le partite sono tutte molto tirate. Abbiamo davanti a noi due appuntamenti che non devono essere considerati facili perchè non lo sono assolutamente. Perchè nessuna partita è facile, anzi abbiamo visto che molte volte le partite che appaiono facili lo sono molto meno di quelle che appaiono difficili. Dobbiamo affrontare le prossime due prima di natale con grandissima attenzione, determinazione, fortissima voglia di far bene. Poi dopo di che vediamo, vediamo dopo Natale come siamo messi, è un campionato ancora molto lungo, siamo alla quindicesima quindi mancano ancora tante partite. Le ambizioni naturalmente ci sono, di migliorare il campionato scorso e quello precedente. Poi dopo di che se le cose vanno particolarmente bene le ambizioni non si fermano. Secondo me è importante fare le cose una per volta. Essere focalizzati sul prossimo obiettivo, quindi quella do domani con l’Empoli che è una partita non banale».

JURIC «Il rapporto con Juric è un rapporto che è partito benissimo, poi ci sono momenti di tensione perché si voleva fare meglio. Così si è sviluppato in modo positivo. Da parte mia e sua c’è un bel l’apprezzamento, abbiamo una squadra che può giocarsela con tutti. L’altra sera (alla cena di Natale, ndr) scherzavo con lui, mi diceva che sua moglie è il suo boss perché è la donna a cui tiene di più. Io allora gli ho detto: ‘Beh allora vediamoci a cena insieme…per parlare con lei di rinnovo (ride, ndr)».

RADONJIC«Radonjic ha fatto cose eccellenti con…è cresciuto. Beh, ogni tanto va un po’ rimesso nella giusta direzione, ma c’è un lavoro costante (con Juric, ndr) e lui deve capire quanto teniamo a lui».

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