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Torino, Buongiorno sceglie il Napoli: il ringraziamento del difensore ai fan granata – FOTO

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Alessandro Buongiorno saluta i tifosi del Torino, ecco il commovente messaggio d’addio dell’ex granata prima del trasferimento al Napoli

Non si sono fatti attendere, come ampiamente prevedibile, i saluti di Alessandro Buongiorno al Torino. D’altronde uno che con la maglia granata ci è letteralmente cresciuto percorrendo tutta la trafila delle giovanili sino alla prima squadra, non poteva congedarsi senza ringraziare. Ed è così che sul proprio profilo Instagram, il Nazionale che da questo pomeriggio sarà a tutti gli effetti un tesserato del Napoli, ha voluto ripercorrere i suoi per i suoi 17 anni di Toro.

La fascia di capitano che un tempo fu di Valentino Mazzola brandita sul braccio e la lettura dei nomi di chi il Torino lo rese grande a Superga. Queste sono le due fotografie che emergono nelle righe scritte dalla penna del classe ‘99. Il tutto con la parola ‘grazie’ (accuratamente riportata in maiuscolo) a fare da minimo comune denominatore al messaggio. E mentre nella sezione commenti dilagano le dediche di riconoscenza dei tifosi di fede granata, c’è già chi spera che quello di Buongiorno non sia un addio, ma il più classico degli arrivederci.

ALESSANDRO BUONGIORNO – «Guardo all’insù, chiudo gli occhi e ripenso all’inizio, al giorno in cui Silvano Benedetti mi consiglia di lasciare la squadra sotto casa, dove giocavano tutti i miei amici, per provare a entrare nella famiglia del TORO.

Mai scelta fu più giusta.

Da quel momento ho iniziato un percorso durato 17 anni.

Un cammino pieno di emozioni, di gioia, di felicità ma anche di lacrime versate e delusioni che mi hanno permesso di crescere e di formarmi come uomo ancor prima che come calciatore.

Se mi guardo indietro, mi sento un privilegiato, e percepisco di aver avuto la forza di affrontare ogni singolo istante con il massimo dell’impegno ma soprattutto con il cuore e con gli occhi di un ragazzo come tanti che stava provando ad inseguire il proprio sogno. Ho cercato di migliorarmi quotidianamente, di rispettare tutti il più possibile e di seguire fino in fondo la mia testa e ciò che sentivo dentro di me.

In questo modo sono riuscito a realizzare ben due sogni: giocare e indossare la fascia da capitano della squadra della mia città, per cui ho sempre tifato fin da bambino. E poi quello di leggere i nomi dei caduti di Superga. Un onore.

Questi due momenti rimarranno per sempre impressi nella mia mente e dentro il mio cuore. Sicuramente non potrò mai dimenticare i ricordi delle partite giocate, dell’amore della gente, dei compagni, e degli allenatori che ho avuto.

Insieme ai loro staff, persone splendide, che mi hanno insegnato tanto e reso una persona migliore.

Vorrei dire un’immenso GRAZIE a tutti i tifosi. Mi avete fatto sentire il vostro supporto, il vostro attaccamento e la vostra passione. Mi sono sentito a casa, in una grande famiglia. Mi avete preso per mano e fatto crescere. Vorrei dire GRAZIE al presidente Cairo, al direttore Vagnati, a tutta la società per il supporto.

Infine vorrei dire GRAZIE a tutti i medici, fisioterapisti, magazzinieri e a tutte le persone che lavorano per il Toro; siete diventati amici.

Ora, per me, è arrivato il momento di prendere un’altra strada a livello professionale».

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