2013

Torino, Birsa: «Paura? Possiamo affrontare tutti»

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CALCIOMERCATO TORINO BIRSA – Arrivato in Italia nel 2011 grazie al Genoa, Valter Birsa sta continuando la sua avventura calcistica nella nostra penisola con la maglia del Torino, dove è stato mandato in prestito. Intervistato da Tuttosport, il calciatore sloveno ha analizzato il suo momento e quello della squadra granata: «Migliorarsi è un dovere, ma questa squadra mi piace. Anche nelle giornate meno felici abbiamo sempre mostrato di avere un gioco e l’atteggiamento è quello di chi prova a fare la differenza. In alcune partite ne siamo stati capaci, in altre come a Cagliari e Parma no, anche se nessuno ha ben capito perché. Se guardo alle altre squadre, non vedo motivi di preoccupazione. Per come giochiamo no. Per come si lavora dall’inizio dell’anno, ancora no. Squadre che ci abbiano messo sotto sul piano del gioco sinceramente non ne ho viste. Ultime due trasferte? Sono state due partite molto strane. Va messa in conto la nostra poca esperienza, rispetto ad esempio a un Parma in cui quasi tutti i giocatori hanno alle spalle molte stagioni di A. Infatti loro sono stati bravi a capitalizzare una situazione favorevole, mentre noi dovremo utilizzare la batosta per crescere. La prossima volta non succederà».

Il centrocampista punta sulla compattezza del gruppo e suonato la carica in vista di Lazio e Napoli: «Ho letto che a Parma mi sarei arrabbiato con Bianchi. Non è vero, il mio gesto era legato alla frustrazione per il fatto che non riuscivamo a chiudere il match, ma in generale. Anch’io avrei potuto fare meglio quando ho colpito il palo. Il nostro è uno spogliatoio unito, siamo amici. E questo ci consente di capire gli errori di uno di noi, anche perché la volta dopo può capitare a te. Cerci ha grosse potenzialità e ha sfruttato la possibilità di lavorare bene, come si fa qui al Toro. Spero che continui così, abbiamo bisogno di chi può fare la differenza. Per me non è stato facile riprendere il filo del discorso dopo una stagione come quella al Genoa, in cui praticamente non ho mai giocato. Ora i conti iniziano a tornare: un po’ di partite nelle gambe le ho messe e penso di aver sfruttato le occasioni. Lazio e Napoli? Perché dovremmo avere paura? Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, la classifica dice che abbiamo otto punti di vantaggio sul Siena ed è un margine che ci consente di stare tranquilli. Lo scorso anno al Genoa ho attraversato un momento duro, pericoloso. Giocare era difficile e non ci accompagnava la qualità della manovra che invece contraddistingue il Toro. Torniamo al match di Parma: chi ha visto la partita sa che non ci sarebbe stato nulla di strano se a un certo punto ci fossimo trovati avanti di due gol e a quel punto a farne quattro saremmo stati noi, perché gli emiliani si sarebbero scoperti. Comunque è assurdo avere paura nella nostra condizione. Dobbiamo invece avere fiducia e un po’ d’attenzione in più».

Spazio al calciomercato ed in particolare alle ipotesi Ilicic-Kurtic e al suo futuro, in bilico tra Genoa e Torino: «Intanto in serie B non ci sono ancora. Ilicic è già un giocatore importante, Kurtic ha ampi margini di crescita, qualità, talento. Sono due che lavorano, ambiziosi. Non so quale sarà il loro futuro, certo ne hanno… Mio futuro? E’ una cosa che non si può decidere adesso, né voglio pensarci troppo. Questa alla fine sta diventando una stagione positiva, perché dopo un anno in cui non ho giocato praticamente mai, ho ritrovato spazio e in certi momenti sono stato decisivo. Per farlo devi lavorare bene, sentire fiducia attorno a te. Poi, è normale, tutti vorremmo giocare sempre, ma non è una rivendicazione. Quando sono arrivato in Italia, non ho avuto molte chance per fare vedere le mie doti e per crescere. Avevo certe aspettative, invece sono andato in un’altra direzione. Adesso le cose hanno cominciato ad andare un po’ meglio, alla fine vedremo. Dopo queste due stagioni è normale che dalla prossima mi aspetti più continuità d’impiego. Avrò modo di ragionarci, ma prima viene il campionato del Toro, il gruppo».

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