Tonelli: «Sto bene e riuscirò a giocare. A Napoli vivo un sogno»

Lorenzo Tonelli, difensore del Napoli, non è ancora sceso in campo con la maglia del club azzurro. Il difensore ha parlato di questo e di molto altro

Lorenzo Tonelli, difensore del Napoli, non ha ancora giocato nemmeno un minuto con la formazione di Maurizio Sarri. Il difensore arrivato in estate dall’Empoli ha accusato alcuni problemi fisici che gli hanno impedito di dare il suo contributo ma ora il giocatore sta bene e non vede l’ora di tornare. Queste le sue parole a “Radio Kiss Kiss Napoli“: «La sconfitta con l’Atalanta può spingerci a dare ancora di più. Al ritorno affronteremo la Roma, una sfida difficile. Giustamente quando ti trovi ad affrontare squadre come il Benfica, in Champions League, ci sta un calo di tensione e fisico ma dobbiamo andare avanti. Mancato debutto? Sono stato il primo acquisto ed ero molto felice. Purtroppo non ho chiuso bene la stagione a Empoli, con alcune noie che si sono prolungate e che mi hanno impedito di svolgere gran parte del ritiro, ma adesso sto bene e mi sento pronto ad aiutare i compagni».

SU DI TONO – Prosegue il nuovo difensore del Napoli: «Sarri? E’ sempre lo stesso. Credo che sia cambiata però la mentalità perché ad Empoli lottavamo per la salvezza mentre a Napoli bisogna vincere. Roma? E’ una sfida che si prepara da sola, siamo pronti! Nazionale? Prima bisogna fare bene con il club. Il mio obiettivo adesso è rientrare in campo e ritagliarmi lo spazio che mi spetta e che voglio. Champions? Si respira un’atmosfera e una carica indescrivibile, me lo raccontavano, ma fin quando non lo vivi di persona non lo capisci. Zielinski? Ho fatto di tutto per convincere tutti a prenderlo. Per me è un giocatore fortissimo e ora è solo al 70%. Gol? Sarebbe un sogno segnare al San Paolo e sentire il mio cognome urlato dai tifosi. A Empoli, prima dell’arrivo di Sarri, ho pensato di smettere per tornare a studiare: facemmo lo spareggio per non retrocedere in Serie C e al 70′ stavamo perdendo ma in 10 minuti ribaltammo la gara».