2014

Tommasi tuona: «Serve progetto tecnico complessivo»

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Il presidente dell’Aic ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, boccia il pacchetto riforme quasi senza appello. Protagonista di una lunga intervista con i microfoni della Gazzetta dello Sport, Tommasi spiega i perché della mancata soddisfazione per le riforme partorite dalla Figg: «Perché non rappresentano le priorità per lo sviluppo del calcio italiano. Serve una visione di ampio respiro, sui prossimi 5-10 anni, serve un progetto tecnico complessivo. 25 giocatori? Così si sdoganano i fuori rosa. Non vorremmo che si ripetessero situazioni come quella che sta vivendo Puggioni al Chievo».

LE DICHIARAZIONI – Tommasi prosegue: «Il problema non sono i troppi giocatori ma il fatto che si spendono male i soldi. Oggi le società oculate hanno già 25 giocatori in rosa e sanno razionalizzare le spese. Con questa norma verrà dato uno strumento di pressione in mano ai club che si comportano in un modo diverso. E c’è di più. Il numero illimitato di under 21, senza il vincolo di aver giocato in Italia da almeno due anni come prescrive l’Uefa, di certo non frenerà l’arrivo di ragazzi dall’estero».

LE MOSSE – Ancora: «Noi continuiamo a sostenere le seconde squadre ma se sono un tabù, allora si organizzi un torneo riserve che consenta ai ragazzi di misurarsi in un contesto competitivo con gente più esperta. Servono occasioni di crescita: Soriano ha debuttato a 23 anni in Nazionale, entrando assieme a Kovacic, 20 anni e alla 19a presenza con la Croazia». Infine: «Riduzione dei club professionistici? Finora hanno fatto tutto senza il nostro consenso. Un comportamento che non aiuta… Ma non ci sarà ostracismo da parte nostra, a patto che si voglia davvero far crescere il movimento e dare maggiore solidità al sistema».

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