Tommasi lancia le sue idee: «Dobbiamo tutti fare un passo indietro»

Damiano Tommasi parla a cuore aperto sul calcio italiano: «Senza la sconfitta con la Svezia, probabilmente non avremmo cambiato nulla»

Damiano Tommasi presidente della Figc. L’idea – lanciata da Totti e ripresa da Di Francesco – continua a rimbalzare negli ambienti del calcio italiano. In un’intervista rilasciata a “Il Corriere della Sera”, Tommasi ha detto la sua: «Francesco è un amico. Sono contento che ci sia tanta gente che consideri il sottoscritto l’uomo del rinnovamento. Se scenderò in campo? Ne abbiamo parlato all’interno dell’Aic, però non può essere una mia scelta. Nessuno si auto-candida: stringendo, direi che è prematuro. Contano di più altre cose, tipo il programma».

SCENDERE IN BASSO – Ci si chiede come si sia arrivati a questo punto: «Perché il calcio italiano ha perso di vista l’essenza del gioco, cosa significa fare sport. Bisogna tornare alle origini». Sul commissariamento, Tommasi non è proibitivo: «Dipende dalle condizioni. Si può fare, ma in questo momento però mi sembra che non ci siano gli strumenti giusti e l’eventuale commissario non potrebbe cambiare da solo le regole». Forse c’è da cambiare il peso delle varie componenti all’interno del consiglio federale: «Si possono modificare solo cambiando lo statuto e non è facile».

PROPOSTE – Arriva subito un esempio da Tommasi: «Il buon senso è più importante. Se una delibera riguarda la Serie C, l’ultima parola dovrebbe spettare alla Lega Pro. E oggi non è così. Noi non volevamo le rose da 25 giocatori, ma è un provvedimento che è passato a maggio grazie ai Dilettanti, che non sono interessati alla questione». Ci sono dei bisogni immediati: «Ci vuole ampio consenso per cambiare davvero, con raziocinio e nel profondo. Ma per farlo, ciascuno di noi deve fare un passo indietro». Tavecchio ha commesso qualche errore? «Ha gestito malissimo il post-Svezia: bisognava avere il coraggio di presentarsi in sala stampa dopo la sconfitta. Dal punto di vista politico, invece, ha sempre lavorato puntando a mantenere la maggioranza».