2020
Tommasi: «Interpellati due volte dalla Lega, cercheremo l’intesa nei prossimi giorni»
Damiano Tommasi ha parlato a Radio Punto Nuovo del taglio degli stipendi dei calciatori e dell’accordo mancante con la Lega
Damiano Tommasi è intervenuto sulle frequenze di Radio Punto Nuovo parlando dell’accordo tra AIC e Lega che ancora manca. Queste le parole del presidente dell’Associazione italiana calciatori.
TAGLIO STIPENDI – «Siamo stati interpellati due volte dalla Lega, non so quale sia l’oggetto da contendersi. Abbiamo cercato intesa che non escludo possa esserci nei prossimi giorni. Abbiamo parlato di norme legate all’accordo collettivo, spostando termini, al quale abbiamo aderito. Vogliamo capire qual è l’idea della Lega che dice soltanto di sospendere gli stipendi. In questo momento fare polemiche è fuori luogo, visto il momento. Sospensione e cancellazione sono due cose diverse, oggi non c’è nessuno stipendio da sospendere, ci sarà tempo e modo per prendere un accordo a seconda di come va il campionato. Accordo Juventus? Ne eravamo a conoscenza, è stato un accordo che ha trovato l’intesa tra tutti i tesserati, quindi non può far altro che piacere, anche alla Lega. Accordo lineare per tutti? C’è un accordo collettivo fissato con la Lega, è ovvio che se le società ed i calciatori – a livello individuale o collettivo – giungono ad accordi, tutto fila liscio. In altre società c’è bisogno del nostro appoggio e noi ci siamo».
LEGA PRO – «Abbiamo aperto un conto corrente a supporto ogni singola organizzazione dei giocatori ad ogni livello, quelli della lega dilettanti devolvono le multe dell’anno. Con la Lega Pro siamo in continua discussione, quanti più soggetti partecipano, tante più possono essere le soluzioni. Percentuale fissata? Non stiamo trattando di nulla, perché nulla è stato chiesto. Stiamo parlando con la Lega Pro per tutelare i contratti minimi, per far sì che questa crisi non si ripercuoterà troppo sui club. La nostra preoccupazione in questo momento è anche la sopravvivenza delle società. Un giocatore in scadenza di contratto avrà posizioni diverse rispetto a chi ha altri anni di contratto».