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Toloi re dei difensori “attaccanti”: come è cambiato il ruolo di centrale – ANALISI TATTICA

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In Serie A la tendenza dei tre difensori centrali è quella di offendere sempre di più: da Toloi a Mancini, da Danilo a Bastoni ecco come è cambiata l’interpretazione del ruolo

Nel calcio di oggi, sono ormai molte le squadre che – indipendentemente dallo schieramento con cui si dispongono senza palla – in fase di possesso utilizzano 3 difensori. Roma, Inter e Atalanta, per esempio, utilizzano 3 difensori puri, mentre la Juve stringe Danilo (e l’altro terzino, di solito Cuadrado, si alza).

Una volta, i 3 difensori servivano per avere un uomo in più dietro (per proteggere meglio la squadra) e per avere superiorità numerica nella costruzione. Oggi, e lo vediamo molto in Serie A, hanno compiti sempre più offensivi. Vediamo spesso i terzi di difesa (i cosiddetti braccetti) sganciarsi in avanti per occupare la zona di rifinitura e riempire la trequarti avversaria.

In Italia, Gasperini è stato uno dei primi ad adottare questa soluzione, con i difensori sovente tra le linee o addirittura dentro l’area di rigore. Molti altri allenatori hanno preso ispirazione da queste soluzioni, tant’è che le vediamo in molte squadre. Calcio Datato ha fatto un grafico molto interessante, in cui calcola l’altezza media in cui vengono effettuati passaggi dai difensori della Serie A.

In prima posizione, vediamo il solito Toloi seguito da Danilo. Con Pirlo, il brasiliano – come detto prima – ricopre una posizione molto stretta in cui è solito spesso sganciarsi in avanti per riempire la zona di rifinitura. Alle loro spalle, vediamo giocatori come Djimsiti e Mancini: nelle ultime settimane, l’ex Atalanta ha aumentato il suo contributo offensivo. Lo vediamo spesso in avanti, capita che lui si apra per dare ampiezza mentre Karsdorp si stringe. Basti pensare all’assist con l’Udinese.

napoli ata toloi

Qui vediamo Toloi sulla stessa linee delle punte.

Subito dietro, vediamo Bastoni, un altro giocatore che vediamo spesso in zone avanzate del campo. Conte gli chiede spesso di sganciarsi in avanti.

Insomma, se una volta difesa a 3 era associata a un atteggiamento rinunciatario, ormai le cose stanno cambiando. Abbiamo terzi che sono molto più aggressivi e propositivi, che ricoprono zone avanzate del campo. I loro inserimenti e smarcamenti danno sempre più imprevedibilità alle squadre, con compiti quindi offensivi.

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