2020

Tiago Leal (tattico di Fonseca): «Ecco perchè Mancini è stato schierato a centrocampo»

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Tiago Leal, tattico di Paulo Fonseca, ha parlato durante il podcast “Terzo Uomo” in diretta su Instagram. Le sue parole.

Tiago Leal, tattico di Paulo Fonseca ha spiegato durante il podcast “Terzo Uomo” alcune scelte tattiche fatte dall’allenatore giallorosso. Le parole riportate da romanews.eu.

MANCINI A CENTROCAMPO – «In quel momento abbiamo avuto tantissimi infortuni, non era mai successo nella nostra carriera di avere così tanti infortuni. Abbiamo tanti giocatori che hanno subito tanti infortuni in passato, e questo è il fattore che più di tutti scatena nuovi infortuni. La maggior parte è stato di natura traumatica. Avevamo perso Diawara, Cristante e Pellegrini a centrocampo, con il solo Veretout disponibile. Fonseca ha avuto questa visione, ed è proprio per questo che è un top allenatore, perché nessun altro lo avrebbe pensato. Ha visto le caratteristiche del giocatore e del ruolo. Mancini è un giocatore smart con le caratteristiche ricercate dal ruolo. Lui veniva dall’Atalanta di Gasperini e sapeva adattarsi. Inoltre, sa come giocare il pallone e come addomesticarlo. Tra tutte le opzioni che avevamo, Paulo ha concluso che Mancini era il giocatore che poteva aiutarci in quella circostanza, ed ha avuto ragione. Abbiamo avuto un grandissimo momento, con risultati fantastici e una difesa impenetrabile. Lui si è sempre allenato come difensore, ma appena si è creata questa situazione lo abbiamo fatto allenare come centrocampista. Abbiamo capito subito che sarebbe stato importante per uscire dalla crisi».

SMALLING – «Smalling sta facendo una grande stagione. Sta facendo un gran lavoro perché ha caratteristiche importanti e ha la mente aperta a nuove conoscenze. Veniva da tanti anni al Manchester United e poteva essere chiuso nelle sue idee, invece vuole imparare molte. Tutti i giocatori della nostra squadra devono avere questa caratteristica, altrimenti non si può giocare con noi. Smalling ha inoltre tutte le caratteristiche che un difensore della nostra squadra deve avere. Inoltre, lui è esattamente nella mentalità di una squadra che parla tutta la stessa lingua. Quando uno sbaglia, sa che ci sarà subito qualcuno pronto ad aiutarlo. Smalling ha esattamente queste caratteristiche».

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