2017

Thuram critico: «Razzismo in Serie A? Non è stato fatto nulla»

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Razzismo nel mondo del calcio: l’ex calciatore Lilian Thuram commenta l’episodio degli adesivi antisemiti in Serie A

L’episodio degli adesivi antisemiti con le immagini di Anna Frank in maglia della Roma ha destato indignazione in tutto il mondo del calcio europeo. Quest’oggi ne ha parlato in un’intervista con il Corriere della Sera l’ex calciatore Lilian Thuram. Autore di due libri sul tema e padre di una fondazione contro il razzismo, Thuram ne ha parlato soffermandosi anche ai tempi vissuti durante la sua carriera in Italia: «Lettura delle pagine del diario di Anna Frank prima delle partite? Tutte le iniziative in questa direzione sono importanti, non c’è altra scelta. Quando succedono situazioni così gravi non si può fare finta di niente. Bisogna fare qualsiasi cosa per fare capire che non ci si comporta così».

Prosegue Thuram: «Qualche giorno fa ho parlato con una persona, un tifoso della Lazio, qua a Parigi. Eravamo un gruppo di amici, tutti stupiti e indignati, ma la cosa strana è che lui ha detto subito ”ehi, guardate che succede anche nelle curve delle altre squadre, non è solo un problema della Lazio”. Gli ho risposto che da tifoso della Lazio per prima cosa avrebbe dovuto riconoscere che gli autori degli adesivi con Anna Frank in maglia giallorossa avevano sbagliato, non provare ad attenuare le colpe dicendo ”ma lo fanno anche gli altri”. Quando ci si sente attaccati si reagisce ma non sempre nel modo giusto. È molto importante combattere l’ideologia che invoca la morte e isolare quelli che fanno gesti così stupidi. Già alla mia epoca mi ricordo degli episodi di questo tipo. E siamo di nuovo a parlarne. Mi chiedo se c’è una vera volontà politica di smetterla con l’odio. Certo che se tra 10 o 20 anni ci ritroveremo a fare gli stessi discorsi sarà un vero peccato, sarà grave per la società civile e per lo sport. Quelli che usano Anna Frank per insultare, sanno esattamente cos’è il fascismo».

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