2013
Thuram: «Razzismo non è battaglia persa»
THURAM RAZZISMO BALOTELLI – Lilian Thuram continua a fare da portabandiera per la campagna contro il razzismo, così ha parlato ai colleghi della Gazzetta dello Sport per far capire che le istituzioni devono continuare a combattere per debellare questo male dello sport moderno. Ecco, dunque, le dichiarazioni rilasciate da Thuram, il quale ha parlato anche della situazione di Mario Balotelli, spesso preso di mira da fischi e insulti.
COSI’ NON VA – «Non ci sono battaglie perse né messaggi inutili – ha esordito Thuram – , soprattutto nelle scuole perché sono le nuove generazioni a dover inculcare già nei loro genitori, figli di una società meno multietnica dell’attuale, un nuovo modo di pensare, vincendo i pregiudizi lasciati da secoli di Storia. La sospensione delle partite? È l’arbitro a decidere. Io suggerisco di togliere “punti” all’arbitro che non sospende le partite, come con la patente. Piuttosto i calciatori dovrebbero rifiutarsi di giocare: tutti, non solo chi viene offeso. Gli insulti a Balotelli? La scusante dell’antipatia di Mario è una forma di ipocrisia. Uno antipatico può essere disturbato in tanti modi. Il verso della scimmia è invece riconducibile solo alla sua pelle. Dunque è razzismo.»