2014

Thohir: «Inter in corsa per il terzo posto»

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E sul mercato: «Mancini sa del fair play finanziario»

INTER THOHIR – A poco più di un anno dalla prima assemblea degli azionisti, Erick Thohir ha affrontato tutti i temi caldi che ruotano attorno all’Inter: «Gli ultimi giorni sono stati ricchi di avvenimenti. Quando si prendono decisioni, queste possono essere positive o negative, ma l’importante è che tutti capiscano che i dirigenti sono forti, preparati e che hanno un obiettivo: fare il bene dell’Inter e riportarla tra le prime 10 società del mondo. Le decisioni saranno sempre collettive, come il cambio dell’allenatore. Il nostro traguardo è conquistare la qualificazione alle prossime coppe europee, anche se sarebbe meglio arrivare in Champions League. Adesso abbiamo in programma tre partite importanti, contro Milan, Roma e Udinese, e dobbiamo fare più punti possibili. Io vorrei tre successi, ma so che non è semplice. Dobbiamo tornare tra le prime 4-5 in classifica: abbiamo giocato solo 11 giornate e ne mancano 27, i punti di distacco dal terzo posto sono pochi e possiamo recuperare. Pensiamo a far bene anche se non sarà facile», ha dichiarato il presidente nerazzurro all’uscita dal CdA.

LE SCELTE – Ma il magnate indonesiano è entrato nello specifico del cambio di allenatore e, quindi, ha parlato della scelta di far tornare Roberto Mancini, oltre che di mercato: «E’ importante dare a Mancini tempo perché capisca la squadra. Abbiamo una buona rosa e anche Mancini ne è convinto. Acquisti a gennaio? Il nostro allenatore sa che c’è il fair play finanziario, conosce la nostra strategia e la voglia di tornare tra i primi 10 club al mondo che abbiamo. Al tempo stesso ha esperienza, carisma e può rendere il nostro obiettivo della Champions raggiungibile. Ha avuto il coraggio di dire sì all’Inter che è in una situazione difficile e ha bisogno del massimo supporto. Lo avrà da parte del club e spero anche dai tifosi».

L’ESONERO – Su Walter Mazzarri invece: «Lo scorso anno ci ha portati in Europa e per questo abbiamo prolungato il suo contratto, ma ho detto da subito a tutti che ci servono i risultati perché puntiamo a confermarci nelle coppe europee. Rimane uno dei migliori allenatori italiani, ma a volte se i risultati non sono buoni, bisogna intervenire. Non è stata una mancanza di rispetto nei suoi confronti, ma un atto dovuto per il bene dell’Inter. Ora c’è questo contratto triennale con Mancini e un progetto importante».

IL PIANO – Thohir, che ha chiesto ai tifosi maggiore supporto a San Siro per spingere la squadra, ha parlato poi delle finanze nerazzurre: «Dopo il rifinanziamento altri club stanno seguendo la nostra idea. Ho consigliato io a Pallotta questa mossa? No, ogni società è diversa dalle altre, ma è positivo che tutti si muovano per fare il bene della Serie A. Emettere bond o ricapitalizzare? Prenderemo in considerazione tutte le ipotesi, ma la decisione non è stata ancora presa. Io come Berlusconi? Ripeto, non facciamo paragoni tra imprenditori diversi. Non l’ho ancora conosciuto, mentre ho incontrato sua figlia Barbara. Ha una bella visione per il Milan, ma anche quella è diversa dalla nostra. L’importante è che i due club di Milano puntino entrambi a combattere con Juventus e Roma. Il nostro progetto è appena partito e sappiamo quello che vogliamo fare».

GLI EX PRESIDENTI – Il presidente dell’Inter ha concluso poi parlando di Moratti e Pellegrini: «Moratti ha fatto cose incredibili per la società e io nel mio anno qua sto cercando di rendere l’Inter sostenibile aumentando i ricavi internazionali. Pellegrini? Ho un buon rapporto con lui, ma non abbiamo ancora parlato di una partnership. Sono però felice quando le persone vogliono aiutare l’Inter, quando capiscono che questa è una famiglia e che ci può essere bisogno di una mano da parte di tutti gli interisti». 

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