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Thiago Motta: «Non abbiamo giocato bene, non ci sono alibi e non possiamo essere contenti»

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Le parole di Thiago Motta, tecnico della Juve, dopo il pareggio casalingo ottenuto dai bianconeri contro il Venezia

Thiago Motta ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio della Juve contro il Venezia. Di seguito le parole del tecnico bianconero.

PAROLE – «Non abbiamo fatto una buona prestazione, si vede nel risultato. Noi dobbiamo fare meglio, anche se non c’entra la partita dell’altra sera perché ogni partita ha la sua storia, anche emotiva e oggi non dobbiamo essere contenti sulla prestazione e sul risultato».

FACILE GESTIONE DOPO VANTAGGIO – «Di solito sì, ma ultimamente noi. È il salto che dobbiamo fare, abbiamo messo la partita dalla nostra parte e lì dovevamo continuare a giocare, a trovare le soluzioni. Non l’abbiamo fatto e il Venezia l’ha riaperta».

SU VLAHOVIC – «I tifosi hanno libertà di esprimere le loro emozioni e sensazioni. Finita la partita, il giocatore stesso è il primo che vuole vincere. In quel momento lì ancora di più. Non è la prima volta e non sarà l’ultima, succede. Noi dobbiamo essere uniti, andare avanti. Vogliamo tutti cambiare la situazione, anche il giocatore. I tifosi hanno tutta la libertà di farlo ma è un momento in cui insieme dobbiamo cambiare questa situazione».

SULLA MANCATA CONTINUITÀ – «È la nostra realtà. Le tre partite sono state completamente diverse da quelle fatte dopo. Non esistono giustificazioni in questo momento che stiamo attraversando ma è normale che in partite aperte, oggi è diverso e questa non è una giustificazione ma la nostra realtà che vogliamo migliorare perché non vogliamo rimanere dove siamo in questo momento. Il giocatore deve avere la fiducia per andarla a chiudere e non gestire».

SULLA FORMAZIONE – «Questa è la tua opinione e la rispetto ma io li vedo tutti i giorni vedo come stanno insieme e oggi per me dovevano giocare in questo modo. La nostra caratteristica non è che uno gioca nella trequarti e poi sta sempre nella trequarti, quella solo sul foglio poi ci sono tanti movimenti che bisogna fare».

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