2016
Motta: «Pessimisti sulla Nazionale? Meglio!»
Il centrocampista parla sia dell’Italia che del suo ruolo al PSG
A Coverciano arriva Thiago Motta, centrocampista del Paris Saint Germain che soffre in questi giorni un fastidio al polpaccio ma pensa di poter guarire in pochi giorni. In Italia non sono mai stati teneri con Motta, che però non fa segreto della sua lentezza e dice di non stare a sentire le critiche. E sul pessimismo sulla Nazionale afferma: «Meglio così, qualsiasi cosa faremo in più andrà bene. Visto l’ultimo Mondiale capisco la sfiducia ma questa Italia ha uno spirito di gruppo forte, restiamo umili e faremo strada». Motta dice che in Brasile è mancata la coesione di gruppo: «Qualcuno lì ha pensato troppo a sé. Giocatori come Balotelli sono importanti se si sacrificano per la squadra, il calcio non è il tennis».
A PARIGI – Su Verratti Motta è certo, la situazione andava gestita meglio e così ci rimettono tutti. Al PSG non lo hanno curato benissimo e Motta se ne dispiace e, a proposito dei parigini, sa che al team francese manca un ds come Leonardo e una struttura come alla Juventus: «L’addio di Ibrahimovic chiude un ciclo ma la squadra non va rivoluzionata. Perdiamo un leader, dispiace non sia stato trovato l’accordo». Si parla di Ronaldo e Neymar per il PSG ma per Motta servono giocatori importanti a livello morale come Ibrahimovic: «Spero che il PSG non dia a Ibra la colpa di non aver vinto la Champions League, non possiamo rinunciare alla nostra identità». A La Gazzetta dello Sport Motta racconta di voler fare l’allenatore, magari al PSG: «Sono convinto di esserne capace e so già cosa vogliono presidente e tifosi: una squadra fedele alla sua filosofia di calcio aggressivo».