2017

Théréau aspetta la Juve: «Con la Fiorentina è un derby»

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Nuovo inizio per Cyril Théréau a Firenze: «A Udine hanno deciso di cedermi. Contento di esser qui. Pioli…»

Cyril Théréau, con un suo gol il 23 agosto 2015 ha battuto la Juve allo Stadium: spiegherà alla Fiorentina come si fa visto che non ci riesce in campionato dal 2008? «Ci proverò (ride). Vero che affrontiamo un avversario che domina da anni ma credo sia un’impresa possibile. Le nostre armi? Il gioco e l’entusiasmo. Siamo una squadra giovane però già con una sua identità. E gara dopo gara non potremo che migliorare». Appena arrivato a Firenze, il francese sa che cosa significa per i tifosi viola questa partita? «Come un derby. E ho già capito che se domani faccio gol vivo tranquillo tutto l’anno (risata). I bianconeri restano favoriti, ma se fino alla scorsa stagione erano sicuri di vincere lo scudetto, stavolta non è così: tanti club si stanno avvicinando, sarà un campionato combattuto».

RICORDI DOLCI – Già il 23 agosto di due anni fa Théréau decise Juve-Udinese con un suo gol alla prima di campionato: «Praticamente tutto. Io e miei compagni dell’Udinese chiudemmo il primo tempo soffrendo ma riuscendo a difendere lo 0-0. Poi nella ripresa seppi sfruttare una delle poche occasioni. Avevo già fatto gol alla Juve con la maglia del Chievo ma quella volta fu un’emozione più grande anche perché la vissi davanti alla famiglia e agli amici». Ancora oggi è il suo gol più importante fra i 70 realizzati nei sette anni in Italia? Il francese è d’accordo fino a un certo punto: «Alla Juve finora ho fatto tre gol, ma quello allo Stadium è un po’ il simbolo della mia carriera in Italia, pure storico considerando che i bianconeri non avevano mai perso la prima di campionato. Resi felici i tifosi dell’Udinese ma pure quelli delle altre squadre».

FUTURO E PASSATO – Tra i nuovi compagni a Firenze, Théréau è rimasto impressionato da Federico Chiesa: «Ce ne sono pochi come lui alla sua età: è maturo, completo, con qualità fuori dal comune». Pioli ha allenato l’attaccante al Chievo nel 2010-11, ma Théréau l’ha trovato cambiato, come conferma a “Tuttosport”: «Siamo cambiati tutti e due. Di sicuro lui oggi è un allenatore importante e ha tanti pregi, dal suo gioco d’attacco alla capacità di parlare e farsi capire dai propri giocatori». Théreau ha degli obiettivi precisi per questa stagione: «Di far bene con questa maglia. Negli ultimi cinque anni, quattro volte ho segnato più di 10 gol a stagione: perché non dovrei ripetermi a Firenze? Sono stato vicino alla Fiorentina già in passato, a 34 anni non ci speravo più». Il suo addio all’Udinese ha lasciato strascichi, con il patron Pozzo ha detto che lei non aveva più stimoli: «Non voglio passare da presuntuoso, ma in questi anni ho portato il peso dell’attacco dell’Udinese e ho sempre dato tutto: prova ne sono anche i tre gol fatti prima di venire a Firenze. Con tifosi e compagni i rapporti sono sempre stati ottimi, con Del Neri era franco. Per giustificare la mia cessione, perché di cessione si è trattato, hanno scelto l’alibi degli stimoli. Ma non è così».

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