Il giocatore più giovane ad aver mai segnato con l’Inghilterra: Wayne Rooney

10 E LODE WAYNE ROONEY – Mourinho avrebbe fatto di tutto per portarlo alla corte del suo Chelsea ma lo Special One se lo ritroverà di fronte e da avversario chissà ancora per quanto. Perchè i quasi 19 milioni di euro a stagione che percepirà fino al 2019 hanno costretto quelli di Stamford Bridge a puntare su altri obiettivi. Wayne Rooney, attaccante che in questi anni ha trascinato il Manchester United, dopo le tante voci di mercato alla fine ha deciso di non abbandonare i Red Devils nonostante l’ultima stagione poco confortante. Ma lui non ha mai steccato nonostante le prestazioni sottotono della squadra. E l’Old Trafford non potrebbe mai voltargli le spalle, non a lui che nel 2011 fece rimanere a bocca aperta i rivali del City. Era il 12 febbraio di quell’anno e, sul punteggio di 1-1, il fuoriclasse inglese decise di inventarsi una rovesciata degna della copertina del famoso album Panini. Niente di eccezionale per uno che venne soprannominato The Wonder Boy quando a soli 16 anni esordiva nel calcio professionistico con la maglia dell’Everton facendo stropicciare gli occhi agli appassionati di calcio. Ed ora Mourinho non potrà che fare gli scongiuri in vista del futuro, perchè il talento di Liverpool ha preferito il rosso di Manchester al blu di Londra.

LA CARRIERA – Wayne Rooney è nato a Croxteth (Liverpool, Inghilterra) il 24 ottobre 1985. Dopo i primi calci tra le fila di Liverpool School Boys e Dynamo Brown Wings, all’età di 11 anni si aggrega alle giovanili dell’Everton dove milita per i primi anni per poi di passare definitivamente in prima squadra. Il suo esordio con la maglia dei Toffes arriva il 17 agosto 2002 contro il Tottenham mentre sigla la prima rete il 2 ottobre successivo contro il Wrexham. Dopo due stagioni nella quale colleziona in totale 77 presenze e 17 gol, nell’estate 2004 passa alla corte del Manchester United di Sir Alex Ferguson che decide di portarlo all’Old Trafford per una cifra di poco inferiore ai 40 milioni di euro. Non male per un talento di soli 19 anni. E nonostante l’importante palcoscenico e le enormi aspettative, l’attaccante inglese riesce da subito a conquistare tutti. I numeri, così come i trofei conquistati, sono infatti sotto gli occhi di tutti. Fino ad ora Rooney ha collezionato con i Red Devils in totale 450 presenze con ben 219 gol all’attivo, riuscendo inoltre a vincere per cinque volte la Premier League (l’ultima nella stagione 2012/2013), tre coppe di Lega, cinque Community Shield, una Champions League e un Mondiale per club.

TRA GOL E DELUSIONI – Con la Nazionale inglese, però, la bacheca fino a questo momento è rimasta vuota nonostante l’ottimo contributo offerto dal Wonder Boy. Il suo esordio con l’Inghilterra risale al 12 febbraio 2003, quando l’allora commissario tecnico Sven-Goran Eriksson decise di convocarlo all’età di 17 anni, 3 mesi e 19 giorni facendolo così diventare il giocatore più giovane ad indossare la maglia dei tre leoni (record poi battuto da Walcott nel 2006). Segnando contro la Macedonia all’età di 17 anni e 317 giorni, inoltre, Rooney è tutt’ora il più giovane marcatore della storia della Nazionale inglese. Nonostante i numeri pazzeschi (99 presenze e 43 reti), l’Inghilterra fino a questo momento non è riuscita mai a convincere del tutto nelle competizioni internazionali nella quale è stata impegnata. Memorabile, infatti, è stato il Mondiale 2014 disputato in Brasile che ha visto la squadra guidata da Roy Hodgson finire all’ultimo posto del Gruppo D (stesso girone dell’Italia) visto il solo punto conquistato nelle tre gare. E unico è stato anche il gol dell’attaccante dello United siglato in una fase finale dei campionati del mondo, arrivato proprio pochi mesi fa in Sudamerica contro l’Uruguay. Ma il talento di Liverpool ha ancora diverse cartucce da sparare, soprattutto per ciò che riguarda gli impegni calcistici del suo Paese. I Three Lions hanno bisogno dell’uomo più rappresentativo, del Wonder Boy che già a 16 anni ha fatto cadere l’intera Premier League ai suoi piedi.