2016

Terzo posto: tutte le strade portano a Roma. Inter, nostalgia 1-0. Mancini, due domande

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La Roma ha la stoffa della vincente. Inter, dov’è finito Jovetic?

Se questa lotta al terzo posto fosse un giallo, saremmo nella fase della storia in cui sta per venire a galla il nome dell’assassino. Il momento è cruciale, anche perché la Roma non è riuscita a tenere il passo del Napoli e presumibilmente continuerà a gareggiare da strafavorita in questo triangolo europeo. La forbice è rimasta invariata: 5 le lunghezze di vantaggio su Fiorentina e Inter. Tutte le strade continuano a portare alla capitale: per gioco, cifra tecnica, forma fisica/mentale. L’Inter invece – che non sa più vincere 1-0 – è scesa all’Olimpico facendo la voce grossa: la squadra di Mancini si è confermata degna rivale, ma non ottenere i tre punti disputando la miglior gara del campionato, ci rimanda un po’ alla sfida contro la Juventus in Coppa Italia. 3-0, epic-Brozo, remuntada, ma finale ai bianconeri. La Fiorentina invece sembra aver perso entusiasmo: al Matusa la seconda frenata consecutiva, sfumata l’occasione di accorciare su Inter e Roma e discorso terzo posto lontano nel complesso, più che in classifica.

LA STOFFA VINCENTE – Spalletti ha saputo toccare le corde giuste e ha messo insieme i pezzi di un giocattolo che pareva essersi rotto. La sua Roma, non proprio in giornata di grazia, ha saputo contenere le folate degli “ic” nerazzurri, riacciuffando un meritato – seppur rocambolesco – pareggio e dando a se stessa una prova di carattere notevole. L’appetito vien mangiando, d’altro canto, e negli ultimi 7′ la squadra della capitale – guidata da un Olimpico caldissimo – è andata vicina a una rimonta importante, che non avrebbe avuto neanche l’aspetto di un qualcosa di clamoroso. Perché le gambe girano veloce tra i giallorossi, il dna è quello giusto: la Roma è tornata ad essere grande. E’ tornata la convinzione nei propri mezzi: si scende in campo per fare propria la gara fin da subito. E poi pazienza, se davanti ti trovi un’Inter in formato extralusso, rischi anche di batterla. Al rientro dalla pausa però c’è da stare in guardia: prossimo avversario una Lazio – per cui una vittoria nel derby – potrebbe sembrare il massimo obiettivo raggiungibile.

WHERE’S JOVETIC – E a gufare Spalletti ci saranno anche Inter e Fiorentina. Un passo falso della Roma potrebbe riaprire completamente il discorso, ecco perché probabilmente la prossima giornata sarà decisiva. In casa Inter, tuttavia, Mancini ha ritrovato l’assetto giusto: ha capito che cambiare continuamente uomini e modulo rischia di essere soltanto controproducente. Resta la curiosità: perché non lo ha fatto prima? E soprattutto, dov’è Jovetic?. L’uomo più atteso – per dirla alla Piccinini maniera – sta diventato il più atteso in termini di tempo. In questa corsa al terzo posto, probabilmente potrebbero servire anche i suoi numeri. Ausilio lo ha ribadito: “Sarà facile tenere sia lui che Mancini, vogliono restare”. Frasi di circostanza, perché qualcosa si è rotto il 21 dicembre dopo la sconfitta con la Lazio. I fastidi fisici ci sono, è vero. Ma c’è dell’altro: c’è un giocatore che non sta dimostrando il giusto impegno durante la settimana e che continua ad essere ai ferri corti con l’allenatore. Jojo ha gli stessi problemi che aveva al City, quando sui social impazzava #WhereisJovetic: “Sin dall’inizio ho avuto tanti problemi, poi anche quando giocavo bene il mister (Pellegrini, ndr.) mi sostituiva subito. Ora sono cresciuto dal punto di vista mentale e all’Inter lo dimostrerò”, disse presentandosi il montenegrino alla Pinetina. Sicuro Jojo?

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