2016
Tello: «Barça? Tornerei ma son felice a Firenze»
L’esterno offensivo della Fiorentina, Tello, racconta i motivi che lo hanno convinto a rimanere in maglia viola. E sulla classifica: «Manca la gara di Marassi»
Cristian Tello ha scelto di restare alla Fiorentina per una seconda stagione. La prima volta in viola dell’ex Porto e Barcellona, però, era su alti livelli rispetto quanto mostrato da agosto ad oggi. Intervistato dal Corriere dello Sport, Tello spiega i motivi che lo hanno spinto a credere nella permanenza alla Fiorentina: «Perché i quattro mesi vissuti qui, da febbraio al termine della scorsa stagione, sono stati incredibili. Mi ha sorpreso soprattutto la fiducia che il tecnico ha sempre nutrito nei miei riguardi. Per questo non ho avuto dubbi nello scegliere Firenze».
CLASSIFICA? MANCA UNA PARTITA, TUTTO QUA – Tello ha una teoria personale circa il momento altalenante vissuto dalla squadra di Paulo Sousa: «La classifica è figlia anche del rinvio di Marassi col Genoa con cui abbiamo dovuto fare i conti. Dobbiamo ancora recuperare una gara e vincendo a Genova potremo risalire. Non dobbiamo essere prigionieri delle emozioni, né euforia né depressione. Obiettivi? Un regalo per me, per tutta la squadra e per la città sarebbe quello di raggiungere la Champions quest’anno».
CLASSIFICA? MANCA UNA PARTITA, TUTTO QUA – Tello ha una teoria personale circa il momento altalenante vissuto dalla squadra di Paulo Sousa: «La classifica è figlia anche del rinvio di Marassi col Genoa con cui abbiamo dovuto fare i conti. Dobbiamo ancora recuperare una gara e vincendo a Genova potremo risalire. Non dobbiamo essere prigionieri delle emozioni, né euforia né depressione. Obiettivi? Un regalo per me, per tutta la squadra e per la città sarebbe quello di raggiungere la Champions quest’anno».
CHI TELLO HA DETTO? – Accostato ultimamente anche al Marsiglia, Tello risponde senza problemi alla domanda di un possibile ritorno in Liga spagnola: «Tornare al Barcellona? Io mi concentro sul presente, penso alla Fiorentina. Mi piacerebbe tornare, ma io sono felice qui. Il campionato italiano è molto difficile, i difensori sono compatti e aprire varchi anche nell’uno contro uno non è mai scontato. Ma è una delle cose che amo fare».