2014

Tavecchio: «Riforme? Serve una maggioranza che ora non c’è»

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Il presidente della Federazione spiega il particolare momento del calcio italiano

Da pochi mesi eletto come nuovo presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio, intervistato dal quotidiano Il Tempo, ha rilasciato queste dichiarazioni sugli obiettivi prefissati dalla Figc in merito alle riforme che dovrà affrontare il calcio italiano: «In questi giorni si sta concretizzando ciò che avevo detto. Certamente la forma sarà stata diversa ma il contenuto è lo stesso. Il 20 novembre abbiamo deliberato le nuove norme per l’ingaggio degli extracomunitari: solo uno sarà libero da vincoli, il secondo dovrà avere un certo curriculum con almeno due presenze in Nazionale e più di cinque convocazioni. E credo con questo di aver ben spiegato quello che volevo dire».

LE RIFORME – Prosegue Tavecchio, spiegando il suo lavoro: «La madre di tutte le battaglie è la riforma dei campionati, purtroppo per metterla in atto c’è bisogno di una maggioranza del 75% in Consiglio federale e in questo momento non c’è: se riduciamo i campionati a 18 squadre per la seria A, a 20 per la B e a 40 per Lega Pro, vengono eliminate 23-24 società, posti di lavoro che saltano per calciatori e allenatori».

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