Il numero uno della FIGC sulla disputa risalente a Calciopoli

L’argomento ogni tanto torna a galla: la ferita aperta di Calciopoli, nonostante tutto, fa ancora sanguinare la Juventus, che ha chiesto alla FIGC 444 milioni di danni. I bianconeri recriminano di essere stati puniti eccessivamente in quel lontano 2006 rispetto a chi, invece, non è stato punito per niente. Intervistato oggi per La Repubblica il presidente federale Carlo Tavecchio ha provato a fare il punto della situazione: ovviamente la Federazione non si sogna nemmeno di tirare fuori questi soldi, ma… 

444 MILIONI DI MOTIVI – Così Tavecchio: «La Juve sul campo era nettamente la più forte, di Scudetti ne ha vinti 32: la squadra non ha rubato nulla e non avrebbe avuto bisogno di certi magheggi. Lo dico da vecchio interista, anche se più tiepido. Però la sentenza Calciopoli, che ha sanzionato i comportamenti del club fuori dal campo, è legge e siamo qui per farla rispettare». La Juventus ospiterà Italia – Inghilterra il 31 marzo, pochi giorni prima però sarà contrapposta alla FIGC, un rapporto un po’ strano… Tavecchio: «Il 23 marzo la Cassazione scriverà la parola fine su Calciopoli: la causa della Juve è temeraria e, vedrete, sarà la FIGC a chiedere i danni». Capitolo riforme: l’obiettivo è riportare il campionato a 18 squadre, a costo anche di abbassare il 66% la maggiornaza del consiglio federale necessaria per farlo.

GEOPOLITICA PALLONARA – Capitolo elezioni: alla UEFA l’Italia voterà Platini (candidato unico), alla FIFA ancora non si sa, certo che Blatter è un osso duro… Tavecchio non potrà votare tra l’altro, perchè inibito per la famosa questione razzista: va bene uguale, secondo lui, la FIGC non ha perso lustro. Chiosa sul processo calcioscommesse: «Conte ha già pagato, mi pare. E io mi occupo solo di quel che è accaduto, non di quello che potrebbe accadere». L’attuale c. t. rischia una condanna (leggera) per frode sportiva.